Seguici su

Ciclismo

Gand-Wevelgem 2023: il percorso ai raggi X. Settanta chilometri tra muri e pavé che restringeranno il gruppo

Pubblicato

il

Biniam Girmay

Il Belgio alza i giri del motore in vista delle grandi Classiche previste in primavera. Domenica 26 marzo arriva la Gand-Wevelgem, gara nobilissima facente parte del novero delle classiche del pavé e che fa da succulento antipasto per Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Una gara più lunga di 12 chilometri rispetto all’edizione dello scorso anno vinta da Biniam Girmay.

Nei primi 160 chilometri di giornata le problematiche saranno davvero assenti. Percorso quasi completamente pianeggiante, con le insidie rappresentate perlopiù dalle strade strette e dal possibile vento in corsa, con l’eccezione del tratto in pavé del Veurnestraat al chilometro 120. Negli ultimi 100 chilometri però inizia la vera corsa, che scremerà pesantemente il gruppo.

Si comincia con calma con lo Scherpenberg ed il Baneberg (1 km al 6,8%), poi la prima scalata al Monteberg (1  km al 5,3%) e il primo passaggio sul Kemmelberg, dal lato del Belvedere (400 metri al 7,4%) ordiranno una prima scrematura al gruppo. Poi il pavé diventa protagonista, con tre settori per quattro chilometri totali fra i -70 ed i -60 dal traguardo. 

Poi si torna a fare sul serio. Torna l’accoppiata Monteberg-Kemmelberg dal lato del Belvedere, seguito dal ritorno sullo Scherpenberg e sul Baneberg, per chiudere sull’altro versante del Kemmelberg, 1200 metri al 10,4% di pendenza media. Da lì mancheranno poco più di trenta chilometri, perlopiù pianeggianti, in cui i pochi superstiti si prepareranno per la volata.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità