Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Calcio
Giovanni Malagò: “Retegui? Anche le altre Nazionali si affidano agli oriundi. Mancini cucina con quello che ha”
L’Italia è stata sconfitta dall’Inghilterra nella prima partita delle qualificazioni agli Europei 2024. Gli azzurri sono stati battuti per 2-1 a Napoli, in quella che era la rivincita della finale dell’ultima rassegna continentale, vinta proprio dalla nostra Nazionale ormai due anni fa. Giovanni Malagò, presidente del Coni, si è soffermato proprio sui Campioni d’Europa in occasione del premio Bearzot: “Mancini sa cosa fare, ha il polso della situazione. In genere se una squadra va bene cambi poco e niente, se va meno bene bisogna incidere un po’ di più. Purtroppo, lì davanti c’è poco; ne parlavo ieri con il c.t. e con tutto lo staff. Se voi andate a guardare il minutaggio dei centravanti italiani di un certo livello andate a scoprire che tolto Immobile, che adesso è infortunato, tutti gli altri giocano molto poco“.
Il numero 1 dello sport italiano ha proseguito: “Anche Raspadori è infortunato, bisogna cucinare il piatto con quello che si ha. Quindi è comprensibile fare di necessità virtù con Retegui ed affidarsi ad un oriundo, lo fanno anche le altre nazionali. Diciamo che questa è la realtà del nostro calcio, mi sembra che la Federazione abbia affrontato l’argomento energicamente con il ministro Abodi perché qui è un problema di leggi, di norme ed in qualche modo bisogna tutelare gli italiani anche in un mercato libero come quello del calcio“.
Il calcio italiano sta facendo i conti anche con l’atavico problema degli impianti, tra l’altro con il caso Meazza di cui si continua a parlare: “Sono spettatore coinvolto perché a San Siro è prevista la cerimonia di apertura di Cortina 2026, dico da anni che c’è solo una possibilità per ristrutturare gli stadi e cioè vincere la candidatura per l’Europeo 2032 che imporrebbe di avere gli impianti all’altezza di determinati standard. Anche lo stadio di Milano rientra in questa dinamica“.
Foto: Lapresse