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Golf: Bezuidenhout e Svensson guidano a metà Players Championship. Giro sospeso, Molinari rimonta, Rahm abbandona, male McIlroy

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Per certi versi si possono definire fuochi d’artificio, quelli che si sono verificati al Players Championship. Prima di tutto sono i leader a essere un po’ inconsueti per il torneo e il circuito americano: si tratta del sudafricano Christiaan Bezuidenhout e del canadese Adam Svensson, benché il gioco sia stato sospeso quando i due erano ancora alla 14 e 11 rispettivamente. I due si trovavano al -8 al momento della sospensione.

Del terzetto dei terzi, l’unico ad aver completato il giro è Ben Griffin: l’americano è a -6 insieme a Collin Morikawa (alla 11) e all’australiano Min Woo Lee (alla 15). Scottie Scheffler, che come vedremo ha un’occasione irripetibile per coincidenze in ottica numero 1 del mondo, è sesto a -5 insieme al canadese Taylor Pendrith: i due sono fermi alla 10 e alla 13.

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Ottava posizione, invece, per un ampio gruppo formato da Will Gordon, Chad Ramey (l’ex leader, che incappa per ora in un +4), Denny McCarthy, l’australiano Jason Day, il norvegese Viktor Hovland, il sudcoreano Byeong Hun An e il canadese Adam Hadwin. Di questi, tutti a -4, hanno chiuso Gordon, Day e Hovland, McCarthy è alla 14, An alla 13, Ramey alla 10 e Hadwin alla 8.

Francesco Molinari, che è tranquillo in club house, chiude il secondo giro in -1, recupera 32 posizioni ed è 39° pari con il par, il che gli assicura in maniera totale il superamento del taglio. Le notizie importanti arrivano più in basso: Rory McIlroy, alla 10, è in pessima situazione, dal momento che il complessivo +6 implica la quasi certezza del taglio. Ancora peggio che al nordirlandese va a Jon Rahm: lo spagnolo, a causa di una non meglio specificata malattia, è costretto ad abbandonare prima di iniziare il giro.

Foto: LaPresse

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