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“In 10 anni di Sassuolo, questa è la prima vittoria all’Olimpico”: le parole di Dionisi dopo Roma-Sassuolo

Ai microfoni di DAZN, il tecnico del Sassuolo parla della vittoria della sua squadra, di com’è cambiata dopo la vittoria sul Milan a San Siro e di Armand Laurienté.

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Alessio Dionisi (© Photo LiveMedia/Luca Diliberto)
Alessio Dionisi (© Photo LiveMedia/Luca Diliberto)

Grande vittoria del Sassuolo che riesce ad espugnare, vincendo per 3-4, un Olimpico di Roma infuocato anche per quello che è successo a José Mourinho. Ai microfoni di DAZN a fine partita Alessio Dionisi, l’allenatore del Sassuolo, è molto felice: “Sono stati bravi i ragazzi”, dice il tecnico, “siamo stati molto efficaci quando recuperavamo palla. L’ambiente era difficile e in 10 anni di Sassuolo in A, questa è la prima volta che il Sassuolo batte la Roma in casa”.

Ripensando a quello che è successo nel corso della stagione, Dionisi è sicuro che “la squadra è riuscita a tirarsi fuori da un periodo difficile, dopo le sconfitte con Sampdoria, Fiorentina e Lazio era davvero difficile, ma i ragazzi hanno saputo reagire”.

Alla domanda su come è più bello giocare con i tre attaccanti titolari al top, Dionisi aggiunge: “Vero, ma se oggi siamo questi è anche merito di quello che abbiamo fatto fino a questo punto. Più che altro siamo cresciuti come spirito di squadra. Oggi abbiamo vinto su un campo pesante, con la gente che spingeva forte, nel secondo tempo potevamo tenere palla e giocarcela meglio, ma purtroppo anche per il valore dell’avversario non sempre ci riusciva”.

L’analisi tattica è molto lucida: “La transizione positiva nostra è stata perfetta”, dice Dionisi, “e poi le qualità dei giocatori fanno il resto. Prima ci dicevano che non facevamo punti fuori, ora siamo la squadra che segna di più in trasferta. Come cambiano le cose. Adesso però serve chiudere questo bel ciclo di belle partite venerdì contro lo Spezia in casa”.

Il Sassuolo sembra un’altra squadra dopo la vittoria di San Siro contro il Milan. Dionisi è d’accordo, dicendo che fino a quel momento “nello spogliatoio si pensava al mercato e poi siamo giovani e devono arrivare delle consapevolezze per giocare bene. E poi le assenze. Nella partita di andata contro la Roma ha giocato D’Andrea, oggi nello stesso ruolo Berardi. C’è differenza”.

Ultima domanda su Laurienté, migliore in campo e autore in questi mesi di partite sempre migliori. “Sta migliorando”, conferma il tecnico, “perché sta imparando a conoscere la lingua e si applica di più tatticamente. Ricorda Boga, anche se ha una conclusione più efficace. Deve solo ritrovare continuità perché le stesse assenze che si prende in allenamento, ogni tanto le prende anche in partita”.

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