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Inter-Lecce 2-0, i top&flop: Gosens è un treno, Strefezza spettatore non pagante. Si salva Umtiti

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Robin Gosens

Una grande prova corale per l’Inter, senza sbavature in ogni reparto. Tra i nerazzurri brillano Gosens e Barella. Serata negativa per il Lecce, quasi mai pericoloso dalle parti di Onana e apparso spento anche dal punto di vista agonistico (come testimonia l’assenza di cartellini gialli). Non si salva nessuno. Ecco i nostri top&flop del match appena concluso a San Siro, che ha visto l’Inter piegare 2-0 il Lecce grazie alle reti di Mkhitaryan e Martinez.

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INTER

TOP: Gosens. Sulla sinistra parte subito forte, come ai bei tempi dell’Atalanta. Il tedesco macina chilometri e non è un caso che il gol che sblocca la contesa arrivi da una sua sgroppata. Unico neo, come spesso gli capita, qualche cross sballato di troppo. Ma Inzaghi può di certo sorridere: ritrovare un Gosens attento e decisivo può rivelarsi determinante per il rush finale della stagione. Il treno è tornato.

FLOP: Dzeko. Difficile bocciare qualcuno quando si vince con pieno merito. L’unico leggermente al di sotto delle aspettative, a essere pignoli, è Dzeko. Che cuce il gioco con grande sapienza ma continua a mancare sotto porta. Nel primo tempo una sua zuccata finisce di poco a lato, nella ripresa un suo sinistro termina tra le braccia di Falcone. Il bosniaco ha ancore le polveri bagnate. Magari sta tenendo il meglio per la sfida di Oporto.

LECCE

TOP: Umtiti. Con l’esperienza e il carisma si salva. O quanto meno non deraglia. Il francese comanda la difesa e limita i danni per il Lecce con alcune chiusure di pregio. Vero, sia lui che Tuia si dimenticano Martinez sul gol del 2-0, ma i loro compagni di certo non li aiutano nel corso dei 90′. La vecchia volpe ex Barcellona, uno che di partite di grande livello ne ha giocate parecchie, è il migliore del Lecce di Baroni. Rimandato ma non bocciato.

FLOP: Strefezza. Se il Lecce gioca quella che forse è la sua peggior partita offensiva della stagione, la colpa è anche della serataccia del brasiliano. Senza la luce del numero 27 (7 gol e 1 assist in stagione) i giallorossi non si accendono quasi mai. All’appello mancano dribbling, cross, tiri, percussioni palla al piede. Insomma, manca tutto. Solo Ceesay riesce in qualche modo a sollecitare la difesa nerazzurra, ma senza particolare fortuna. Strefezza, per una volta, è uno spettatore non pagante. Peccato che la stecca arrivi a San Siro. Un palcoscenico che avrebbe meritato ben altra prestazione.

 

Foto: Lapresse

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