Judo
Judo, Grand Slam di Tbilisi positivo per l’Italia. Settore femminile azzurro in continua crescita
Il quarto Grand Slam stagionale è terminato a Tbilisi con un bilancio sicuramente positivo per la Nazionale italiana di judo, che ha conquistato quattro podi e altri due piazzamenti tra il quinto ed il settimo posto pur senza schierare di fatto le prime linee del settore maschile (che prenderanno parte invece all’imminente Grand Slam di Antalya).
Tra gli uomini è arrivato comunque un risultato importante in Georgia grazie a Matteo Piras, terzo classificato nei 66 kg con all’attivo una vittoria davvero prestigiosa sul vice-campione olimpico in carica Vazha Margvelashvili nella finalina. Il 29enne piemontese conferma dunque i progressi degli ultimi mesi e continua a guadagnare posizioni nei ranking, proponendo la sua candidatura per la convocazione al Mondiale di Doha (7-14 maggio).
Il torneo georgiano rappresentava però soprattutto per la squadra femminile una sorta di prova generale in vista della rassegna iridata, nonostante l’assenza causa infortunio di Odette Giuffrida (che dovrebbe comunque rientrare in Qatar). I riscontri raccolti in gara possiamo considerarli complessivamente incoraggianti, in attesa di ritrovare la miglior Assunta Scutto magari proprio in occasione dell’appuntamento clou del 2023.
Alice Bellandi ha interrotto la sua striscia vincente (15 incontri consecutivi nel World Tour) perdendo in finale contro la fortissima tedesca Anna-Maria Wagner, conquistando comunque il quarto podio di seguito nel circuito maggiore e difendendo la prima posizione nel ranking mondiale dei -78 kg proprio davanti alla teutonica. La bresciana resta un punto di riferimento assoluto della categoria e sarà una delle grandi favorite per il titolo iridato a Doha.
Non finiscono qui le note liete della spedizione tricolore, che ha archiviato anche il primo podio Grand Slam di Veronica Toniolo (terza nei 57 kg) – capace di battere tra le altre la campionessa del mondo in carica Rafaela Silva – e la bellissima impresa di Martina Esposito (70 kg). La “Tigre di Scampia” ha dato dimostrazione di grande tenacia, non gettando la spugna nello spareggio per il terzo posto contro la britannica Petersen Pollard nonostante una lussazione alla spalla rimediata nelle battute conclusive dell’incontro e conservando il waza-ari di vantaggio fino allo scadere.
“Ad un minuto dalla fine Martina si è lussata la spalla e dopo averla rimessa a posto da sola si è alzata per affrontare l’avversaria… in quel lungo minuto sotto l’eccessiva pressione dell’inglese, la spalla le è uscita altre due volte, ma Martina ha continuato a puntare con dolore quel braccio per tenere l’avversaria distante“, il racconto del coach azzurro Francesco Bruyere al sito federale.
Foto: IJF