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Judo, Martina Esposito stoica e sul podio nei -70 kg del Grand Slam di Tbilisi!

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Calato il sipario sul secondo giorno del Grand Slam di judo a Tbilisi (Georgia), quarto della stagione del World Tour, valevole per il ranking di qualificazione olimpica a Parigi 2024. La capitale georgiana è la Stella Polare del tatami nel weekend e i riscontri sono importanti, considerando che i Mondiali di Doha (7-14 maggio) si avvicinano sempre di più.

Di scena quest’oggi le seguenti categorie di peso: -73 kg e -81 kg uomini; -63 kg e -70 kg donne. Erano presenti in gara ben otto azzurri: Carola Paissoni (63), Flavia Favorini (63), Martina Esposito (70), Irene Pedrotti (70), Gabriele Sulli (73), Edoardo Mella (73), Leonardo Casaglia (81) e Giacomo Gamba (81). Ebbene, dopo i podi di ieri di Veronica Toniolo e di Matteo Piras, arrivata la top-3 della menzionata Martina Esposito.

La 21enne azzurre, già terza nel Grand Slam di Abu Dhabi dell’anno passato, ha replicato il medesimo piazzamento, al termine di un percorso convincente nei -70 kg. La judoka del Bel Paese, a segno contro l’indiana Inunganbi Takhellambam e l’irlandese Rachael Hawkes, è stata sconfitta nella Finale della propria pool dalla greca Elisavet Teltsidou (doppio waza-ari). Nei ripescaggi Esposito, però, è stata bravissima ad avere la meglio della talentuosa francese Kaila Issoufi (doppio waza-ari), giocandosi il tutto per tutto contro la britannica Kelly Peterson Pollard. Grazie a un waza-ari la nostra portacolori ha sorpreso la rappresentante del Regno Unito, ottenendo un risultato molto significativo, tenendo conto dei 500 punti per il ranking in chiave olimpica.

Un riscontro da sottolineare anche per il problema alla spalla di Martina, come spiegato dal coach azzurro Francesco Bruyere: “Ci sono medaglie e medaglie e questa di oggi ne vale 10. Ad un minuto dalla fine Martina si è lussata la spalla e dopo averla rimessa a posto da sola si è alzata per affrontare l’avversaria… in quel lungo minuto sotto l’eccessiva pressione dell’inglese, la spalla le è uscita altre due volte, ma Martina ha continuato a puntare con dolore quel braccio per tenere l’avversaria distante… Ha vinto un incontro dimostrando un cuore ed un carattere fuori dal comune! Che fosse una guerriera non avevamo dubbi, arrivare a tanto è da eroi. Infiniti complimenti a lei ed al Centro Sportivo del Carabinieri“.

Parlando invece di Pedrotti, l’altra italiana è stata sconfitta al primo turno dalla brasiliana Luana Carvalho (waza-ari). Vittoria andata alla greca Teltsisou, che ha prevalso nella sfida finale contro l’olandese Sanne van Dijke. Sul podio anche la tedesca Giovanna Scoccimarro.

Nei -63 kg Paissoni è uscita vittoriosa dal confronto con la coreana Juyeon Lee (tre shido) prima di cedere all’israeliana Inbal Shemesh, che con un doppio waza-ari ha posto fine al percorso della nostra portacolori. Più convincente quanto fatto da Favorini: la judoka nostrana ha regolato l’indiana Sunibala Devi Huidrom (tre shido), piegando poi un’atleta qualificata come la portoghese Barbara Timo, argento mondiale nel 2019 e vincitrice del Grand Slam di Parigi di due anni fa. Sfortunatamente, Flavia è stata costretta ad alzare bandiera bianca al cospetto dell’australiana Katharina Haecker nei quarti di finale (waza-ari). Favorini è andata ai ripescaggi, ma l’incontro con la britannica Gemma Howell non ha dato soddisfazioni alla nostra portacolori. In questo caso la migliore è stata la britannica Lucy Renshall, a segno nell’atto conclusivo contro la kosovara Laura Fazliu. Nella top-3 anche la citata Katharina Haecker e la polacca Angelika Szymanska.

Venendo alle categorie degli uomini, nei -73 kg Gabriele Sulli, dopo aver sconfitto il francese Guillaume Chaine, ha dovuto fare i conti con il forte georgiano Lasha Shavdatuashvili, vincitore del Gran Slam di Parigi di quest’anno e oro olimpico a Londra 2012. Tre shido sono costati caro a Sulli. Poco da fare anche per Mella, arresosi al cospetto dell’azero Nariman Mirzayev (waza-ari/ippon). Una categoria che ha sorriso al mongolo Erdenebayar Batzaya.

Completando il discorso sui -81 kg, Gamba ha battuto l’americano Kell Berliner per waza-ari-awasete-ippon, dopo aver messo a segno già un’ottima presa precedentemente (waza-ari), ma poi è stato sconfitto dal tedesco Timo Cavelius (tre shido). Uscita di scena immediata per Casaglia, piegato dal georgiano Dimitri Gochilaidze (waza-ari). Affermazione dell’austriaco Wachid Borchashvili.

Foto: IJF

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