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‘Maurizio racconta…’: Italia strabiliante tra atletica e sport invernali. Cosa succede a Marta Cavalli?

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VOTO ALLA SETTIMANA DELL’ITALIA: 9

Atleta italiano della settimana: Davide Ghiotto (speed skating)
Atleta italiana della settimana: Larissa Iapichino (atletica)

Abbiamo assistito a un’altra settimana strabiliante per lo sport azzurro, dove – secondo me – gli unici flop sono stati la Ferrari, che sembra aver ereditato solo gli aspetti negativi del passato recente senza mostrare significativi miglioramenti, e gli ottocentisti Tecuceanu e Barontini, di cui mi sarei aspettato un sussulto agli Europei di Istanbul. Proprio dall’atletica vorrei cominciare questa cavalcata trionfale: non era mai accaduto che in 37 edizioni degli Europei indoor gli azzurri finissero al primo posto nella classifica a punti (che tiene conto dei piazzamenti tra i primi otto finalisti). Con un totale di 84 punti, l’abbiamo spuntata sulla Gran Bretagna (72,5) e l’Olanda (69). Storici. Meritano la copertina la lunghista Iapichino, finalmente esplosa ai livelli che le competono. I sette metri sono lì a un passo per la più futuribile delle medaglie azzurre. Zane Weir e l’esordiente Ceccarelli hanno dimostrato di che pasta sono fatti, così come la staffetta 4×400 femminile, record italiano. Da Jacobs tutti si aspettano sempre il massimo, ma se anche quando non è al top della forma è capace di sparare un 6.50 nei 60 metri, allora vuol dire che chi lo critica non è capace di interpretare questo risultato. Io me lo tengo stretto, fortuna che a batterlo sia stato un altro azzurro (ottima notizia per la staffetta). Il podio più sorprendente e inaspettato? Quello della Derkach sicuramente. Riassumendo il tutto, una nazionale che sta maturando e ha ancora dei limiti inesplorati. In estate vedrete degli exploit mostruosi, aspettando i vari Tamberi, Palmisano, Dosso, Stano e Sibilio. Altro sport, altro primato storico: parliamo di Davide Ghiotto, capace di regalare al Bel Paese la prima medaglia d’oro di sempre ai Mondiali di singole distanze nello speed skating. Il veneto si propone come uno dei candidati ad atleta top maschile italiano di questo 2023, con due metalli pesanti conquistati nella “tana del lupo”, oltre ad una grande stagione in World Cup. Ottimo anche il bronzo di Giovannini nella mass start e i progressi del Team Pursuit. La quarta coppetta di discesa ha consacrato Sofia Goggia come una delle grandi interpreti della velocità nello sci alpino e ora che si è messa in testa di (ri)vincere anche in SuperG comincerei a tremare se fossi una sua rivale. A proposito di SuperG, auguro a Elena Curtoni di vincere la coppetta, se la merita davvero. Omar Visintin è una garanzia, dopo il podio a Cinque Cerchi ecco il primo alloro individuale in una gara iridata; mentre ai Mondiali di sci alpinismo la staffetta mista azzurra (nuova gara olimpica) composta da Giulia Murada e Nicolò Ernesto Canclini ha conquistato l’argento ad appena 10″3 dalla coppia francese: altra freccia al nostro arco per Milano-Cortina 2026. Quattro podi anche dalla sciabola, di cui due a squadre e due nell’individuale maschile, dove spicca la splendida vittoria del 21enne Michele Gallo. Per finire, bel secondo posto di Giorgia Stangherlin nel Grand Slam di judo a Tashkent (78 Kg).

COSA STA SUCCEDENDO A MARTA CAVALLI? 

Cosa sta succedendo a Marta Cavalli? La decisione di non schierarla alle Strade Bianche di sabato scorso, da parte della dirigenza del suo team FDJ-Suez Futuroscope, direi che è, quanto meno, sconcertante. Il comunicato ufficiale della squadra di matrice francese parla di un “bisogno di prendersi il tempo necessario per riprendersi completamente dalle conseguenze fisiche dell’incidente durante la seconda tappa del Tour de France Women 2022” e che Marta osserverà quindi un periodo senza gare e continuerà ad allenarsi ad alta intensità, seguita da Flavien Soenen, direttore delle prestazioni della squadra. E anche se queste dichiarazioni si basano esclusivamente sul fatto di mettere Marta nelle migliori condizioni fisiche in modo che possa recuperare pienamente, secondo me lasciano il tempo che trovano e hanno un’altra componente, quella psicologica. E palese che la 24enne azzurra ha evidenti difficoltà a stare di nuovo in gruppo, mantenendosi a ruota. Quella caduta dell’anno scorso ha lasciato pesanti strascichi nella mente della lombarda, che solo un bravo mental coach sarebbe capace di risolvere. Praticamente un mese fa, nel giorno in cui ha annunciato il prolungamento del contratto con la FDJ fino al 2024, la Cavalli dichiarava che si era lasciata tutto alle spalle e che fisicamente era già tornata al 100%. Ma, evidentemente, non era così riguardo all’approccio mentale. Auguriamo sinceramente che la cremonese possa ritrovare il livello che le ha permesso di brillare nel World Tour femminile la stagione scorsa. Ce la farà in tempo per aprile a poter difendere le sue corone sia dell’Amstel Gold Race che della Freccia Vallone?

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’

Maurizio Contino

Foto: Lapress

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