Ciclismo

Milano-Sanremo, l’ultima vittoria italiana con Vincenzo Nibali nel 2018. Quando lo Squalo staccò tutti sul Poggio

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Siamo ormai prossimi alla Milano-Sanremo, prima Classica Monumento della stagione e primo grande scontro tra tutti i migliori interpreti delle due ruote sul panorama internazionale. Considerata da tanti “la più facile da correre ma la più difficile da vincere”, la Classicissima di Primavera avrà come di consueto un numero molto ampio di pretendenti al successo, essendo una corsa che offre tantissimi modi diversi per andare all’attacco, in quegli ultimi km di tracciato che spesso offrono lo spettacolo più entusiasmante dell’anno.

In un albo d’oro dominato dalle bandiere tricolori (51 i successi italiani in 113 edizioni), le vittorie di un corridore “di casa” si sono fatte sempre più rare negli ultimi anni. L’ultima vittoria italiana risale al 2018 e all’indimenticabile attacco di Vincenzo Nibali, azione immediatamente consegnata alla storia del ciclismo su strada. Con quell’attacco, “lo Squalo” mise fine ad un digiuno azzurro che durava da 12 anni, la seconda “pausa” più lunga dopo i 17 anni senza vittorie tra il 1953 ed il 1970.

Gli appassionati, italiani e non, hanno ancora negli occhi quanto accadde quel giorno: sul Poggio, ad 1,5 km dallo scollinamento il lettone Krists Neilands tenta un improbabile attacco con cui va a ricucire su Greg Van Avermaet. Alle sue spalle si muove, sorprendendo tutti, un fenomenale Vincenzo Nibali che dopo poco si staccherà dalle ruote il lettone.

Quello che ha consegnato definitivamente alla leggenda quella edizione è però quello che è accaduto dopo: la discesa del siciliano sul Poggio fu un capolavoro di tecnica, forse meno appariscente di quella di Matej Mohoric lo scorso anno, ma di certo più “precisa” e forse ugualmente efficace. Al suo inseguimento prova a lanciarsi Matteo Trentin, che deve però desistere poco dopo. Arrivati sull’Aurelia il gruppo prova ad inseguire, ma Nibali resiste, costringendo i vari Caleb Ewan, Arnaud Demare, Alexander Kristoff e Peter Sagan a sprintare solo per il secondo posto.

Un’impresa incredibile, che ha proiettato Vincenzo Nibali nell’Olimpo delle due ruote, diventando solo il terzo ciclista nella storia, dopo Eddy Merckx e Felice Gimondi a vincere in carriera la Milano-Sanremo ed i tre Grandi Giri. In questo 2023 non ci sono corridori italiani nella prima fascia dei favoriti, ma in una corsa che dà sempre una possibilità a chi ha il coraggio di provarci, chissà che non ci sia modo di aggiornare quel numero di bandiere italiane nell’albo d’oro.

Foto: LaPresse

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