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MotoGP, Ducati con i diffusori sfida Aprilia con le Fork wings a Portimao: le moto italiane sono il riferimento
La prima giornata dei test di MotoGP a Portimao, in Portogallo, è finita nell’album dei ricordi e la tendenza di questa pre-season è che i costruttori italiani la facciano da padroni. Se un tempo, nella top-class, il derby giapponese Honda-Yamaha, con alcuni inserimenti di Suzuki, animava la scena, sembra proprio che il riferimento tecnico della categoria si sia spostato in Italia.
Si parla del confronto tra Ducati e Aprilia. Le prestazioni odierne hanno dato seguito a quanto già si era notato nel corso delle prove di Sepang, dove si era compreso quanto a Borgo Panigale e a Noale avessero lavorato bene. Se si considerano alcuni dati, non c’è timore di essere smentiti. Parliamo dalla lettura della top-10: sei Rosse e tre RS-GP. Nei fatti, solo la Yamaha M1 del francese Fabio Quartararo è riuscita, in qualche modo, a spezzare l’egemonia italica, ma ha più la parvenza della goccia nell’oceano.
Si afferma questo perché Francesco Bagnaia e Luca Marini, su GP23 e GP22, hanno ottenuto i migliori crono e sulla moto di Pecco si sono viste delle innovazioni dal punto di vista aerodinamico. Come riportato da Sky Sport, il centauro piemontese, come anche Enea Bastianini, ha usato la carena evoluzione 2022 (chiamata carena 26/a), dotata dei cosiddetti “diffusori” già notati a Sepang (Malesia).
Di che cosa si tratta? Si parla di due diffusori che estraggono l’area frontalmente per forzarla verso il basso allo scopo di aumentare il carico aerodinamico, un modo quasi per sigillare la moto in percorrenza di curva, al fine di avere maggior aderenza.
Aprilia non è stata a guardare ha sfoderato le “Fork wings“, ali collegate direttamente alla forcella. Non a caso Maverick Vinales si è preso il terzo tempo odierno e, contrariamente ai ducatisti, l’ha fatto simulando la Sprint Race, tra le novità di quest’anno. A Noale, con questa soluzione, hanno cercato di ottenere sia maggior carico aerodinamico che una miglior pulizia dei flussi. Probabilmente rimarrà solo l’ala all’anteriore, perché quella sul codone potrebbe non avere la stessa efficacia su tutte le piste, come riportato da Sky Sport.
Ecco che la sensazione è proprio quello di un derby tricolore, con Yamaha e Honda per il momento, senza considerare KTM/GasGas, a fare da spettatori.
Foto: MotoGP.com Press