MotoGP
MotoGP, la nuova ala posteriore della Yamaha di Fabio Quartararo potrebbe sparigliare le carte?
Il conto alla rovescia prosegue velocemente e il momento del primo round del Mondiale 2023 di MotoGP è prossimo. Dal 24 al 26 marzo il circuito di Portimao (Portogallo) sarà il primo atto di una stagione piuttosto lunga, che contempla 21 round e la grande novità della Sprint Race del sabato, nuovo format introdotto allo scopo di sparigliare le carte.
A proposito di sparigliare le carta, in Yamaha stanno cercando soluzioni in grado di dare supporto al francese Fabio Quartararo e a Franco Morbidelli. Si è tanto lavorato sul motore e, in termini di velocità massima, i risultati si sono visti nei test in Malesia e proprio a Portimao, ma nello stesso tempo i tecnici giapponesi si stanno attivando anche dal punto di vista aerodinamico dal momento che la piega presa dalla categoria è sempre più affine a quanto accade in F1.
Per questo, non ha sorpreso più di tanto vedere nel corso delle prove pre-season sul circuito lusitano un vero e proprio alettoncino montato all’estremità del codone, diverso da quello che si era visto sull’Aprilia nel GP del Mugello del 2022. Lo scopo è quello, probabilmente, di migliorare l’inserimento in curva della M1 e provare a renderla più simile nei comportamenti alle moto dei rivali, magari trovando anche un po’ di extra grip al posteriore.
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Un’innovazione però che ha anche dei contro in fatto di comportamento dei flussi, condizionati chiaramente anche dai movimenti del centauro. “Sulla moto non era così chiaro, quindi non credo che lo useremo. Lo esamineremo e vedremo se è vantaggioso o meno, perché non era peggiore. Ma non è un grande miglioramento“, ha dichiarato Quartararo che l’ha provato a Portimao.
Da capire dunque se questa nuova ala potrà essere sfruttata nei weekend di gara o se si tratta solo di un prototipo, che magari sarà rivisto più avanti. Di sicuro c’è che a Iwata non vogliono assistere al soliloquio di Ducati e, nello stesso tempo, sono consapevoli che l’Aprilia sia altrettanto pericolosa, tenuto conto delle tante innovazioni tecniche che la moto di Noale ha introdotto quest’anno. Non resta che mettersi comodi e godersi lo spettacolo.
Foto: MotoGP.com Press