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Nuoto, Martina Carraro: “Lavoro anche ai 200 rana. Se non mi qualifico per i Mondiali, non so se andrò avanti”

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Il prossimo weekend sarà al trofeo Città di Firenze, intanto, è appena tornata da Tenerife, dopo il consueto periodo di preparazione “al caldo” che è ormai un appuntamento fisso del gruppo di Imola. A meno di un mese dai Campionati Italiani Assoluti primaverili di Riccione Martina Carraro è pronta a sbocciare in una nuova stagione che l’ha già vista fiorire al meeting di Losanna con la vittoria nei 50 e 100 rana. E, se il buongiorno si vede dal mattino, la primavera potrebbe essere ricca di frutti per la 29enne di Fiamme Azzurre e Nuoto C.I. Azzurra 91, allenata da Cesare Casella.

Martina Carraro, prima Firenze poi Riccione. Gli Assoluti saranno la prima occasione importante per tentare il tempo per i Mondiali di Fukuoka. Obiettivi?

“Sarà l’ennesimo Campionato italiano impegnativo degli ultimi anni. Io mi sono tenuta anche l’opzione 200 rana. Se riuscissi a qualificarmi subito sarebbe meglio, ovviamente. Ma se il tempo non dovesse arrivare non sarebbe un disastro. C’è sempre il Sette Colli a giugno”.

A proposito dei 200 rana: dopo l’argento agli Europei di Roma quanto il tuo presente e il tuo futuro sono spastati verso questa distanza?

“Ho pensato che alla mia età fosse anche giusto prendersi qualche rischio. Ho aperto la possibilità ai 200 proprio per crearmi altre chances. Ma è chiaro che il pensiero dei 100 c’è sempre”.

Anche perché da Losanna sono arrivate buone indicazioni proprio su 50 e 100 rana…

“I risultati di questi giorni sono la conferma che stiamo lavorando nella maniera giusta. Ora vedremo quando andremo a scaricare, ma le sensazioni sono buone”.

Quanto è più faticoso preparare un 200 rana?

“È faticoso tanto quanto un 100, ma ho dovuto comunque sistemare bene gli allenamenti, più che altro per l’età che avanza (ride, ndr). Faccio un doppio in meno per esempio, anche perché i tempi di recupero non sono più quelli di una volta”.

L’arrivo di Arianna Castiglioni a Imola: com’è allenarsi con la tua principale rivale degli ultimi anni?

“È uno stimolo in più fin dal primo giorno in cui è arrivata. A me un po’ mancava una motivazione del genere essendo una delle poche donne del gruppo. Sono molto felice del suo arrivo, secondo me è la soluzione perfetta per entrambe”.

La concorrenza nella rana rosa italiana è agguerrita: Carraro, Castiglioni, Pilato. Dopo gli Europei di Roma anche Lisa Angiolini. A Riccione sarà una battaglia a quattro, anche se non si sa ancora se Pilato ci sarà. Chi temi di più?

“Ovviamente Arianna perché si allena con me tutti i giorni e sono certa che lei migliorerà. A Imola c’è un metodo che funziona. Pilato? Per lei sarebbe un peccato se le due caselle per Fukuoka si riempissero subito, ma la corsa non va fatta sulle assenze degli altri, ma su se stessi”.

Fukuoka aprirà la corsia che porterà a Parigi. Quanto ci pensi ai Giochi? Mancano meno di 500 giorni…

“Ci penso e penso che potrebbero essere la fine della mia carriera. Ma cerco di pormi obiettivi a breve termine. Già Fukuoka mi darà indicazioni. Qualora non dovessi qualificarmi per i Mondiali non so se avrei la forza di continuare un altro anno. La donna che è in me sta uscendo fuori con prepotenza. Sono consapevole che il nuoto è una parentesi breve per un atleta, vorrei crearmi una vita al di fuori della piscina”.

Ti vedi a bordo vasca come tuo marito Fabio?

“Non credo possa essere il mio futuro, ma vedo molto bene lui in questo ruolo”.

I vostri amici Federica Pellegrini e Matteo Giunta ormai spopolano in tv. È possibile ipotizzare un futuro simile anche per la famiglia Scozzoli-Carraro?

“Loro sono bravissimi, noi non so se riusciremmo. Fabio è molto simile a Matteo: più riservato e timido. A me piacerebbe molto fare Pechino Express, non so come finirebbe (ride, ndr), ma credo che si ci sono riusciti noi potremmo farcela anche noi”.

Foto: Lapresse

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