Nuoto
Nuoto, Nicolò Martinenghi: “So che Peaty vuole scendere sotto i 56″. Ho avuto un problemino al ginocchio”
Nicolò Martinenghi non ha certo bisogno di presentazioni. Un campione assoluto del nuoto mondiale, una stella di una nazionale azzurra sempre più protagonista nei grandi appuntamenti. Il campione del mondo in carica dei 100 metri rana sta per tornare in acqua, ma prima si è raccontato a Swim2U, la trasmissione in collaborazione tra OA Sport e Sport 2U condotta da Enrico Spada ed Aglaia Pezzato.
Il nativo di Varese ha recuperato da un piccolo problema al ginocchio e tornerà ad allenarsi: “Questo deve essere il momento di lavoro grosso. Sono tornato in acqua da poco dopo due settimane di stop per un problemino al ginocchio da sistemare. Sono tranquillissimo, il ginocchio risponde molto bene e non credo proprio di aver compromesso qualcosa nella preparazione invernale. Partirò a breve per Tenerife dove farò un lavoro specifico”.
Sul rapporto con gli infortuni, dopo averne comunque già avuto uno grave qualche anno fa: “La fortuna principale è stata che ho avuto quell’infortunio quando ero ancora molto giovane a diciotto anni. È cambiato davvero tanto nel mio approccio con i possibili inciampi durante il percorso. Gli infortuni comunque fanno parte del gioco, anche perché noi lavoriamo sempre per arrivare al massimo ed è normale che prima o poi qualcosa possa accadere. Bisogna saperli affrontare”.
Martinenghi è certamente uno dei leader della squadra azzurra. Nicolò ci spiega come vive questo ruolo: “Ho avuto la fortuna di vivere molte tappe. Sono partito dall’essere il giovane che sta spiccando, alla promessa, fino allo stato attuale. Non mi sono mai messo pressione. Spesso ero io ad immaginarmi nel ruolo in cui sono arrivato. Mi fa piacere essere al momento un punto di riferimento, vivendola comunque in modo molto naturale. Si è comunque creato un bellissimo gruppo dopo un importante ricambio generazionale. Nessun altro atleta ha mai pensato di prendere il posto di un altro. Siamo un gruppo coeso, che si conosce da tantissimi anni. Siamo soprattutto amici prima di compagni di squadra”.
Sulla passata stagione, con un Mondiale indimenticabile: “Mi avevano detto che l’anno post olimpico è sempre complicato e che c’era il rischio di un rilassamento. Io comunque non l’ho mai fatto mio questo pensiero e sapevo che era una stagione importante. Alle Olimpiadi ho capito di potermi giocare veramente qualcosa di importante e da li è nato veramente tutto e sono nate le medaglie che poi sono arrivate sia per me che per tutta la squadra. Il Mondiale è stato poi la rampa di lancio per tanti atleti. La gara iridata è stata veramente quella del posto giusto al momento giusto, è stata una gara emozionante”.
Il rapporto con Adam Peaty, il grande rivale che ritorna dopo un lungo infortunio e che è ancora probabilmente l’uomo da battere: “Ho avuto modo di parlarci, soprattutto a Melbourne dove l’ho rincontrato. Ormai la frase ricorrente è che Peaty sia finito, ma io lascio passare via e non mi esprimo. Non è neanche rispettoso per un campione del suo calibro. So che ha creato un progetto per scendere sotto i 56 secondi. Comunque anche senza Peaty il livello della rana è stato altissimo”.
Le prossime settimane fino agli Assoluti di Riccione: “Dopo Tenerife sto valutando se fare qualche gara, ma anche se non dovessi fare nulla prima degli Assoluti non sarei assolutamente preoccupato. Non mi dimentico come si gareggia sicuramente”.
VIDEO: L’INTERVISTA A NICOLÒ MARTINENGHI
FOTO: LaPresse