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Olimpiadi Milano-Cortina 2026, slitta la decisione sulla pista dello speed skating

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Niente di fatto. Come riportato da La Gazzetta dello Sport di oggi, la decisione sulla sede che ospiterà le gare dello speed skating alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 non è stata presa. Dopo un incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e i dirigenti coinvolti nei Giochi, si è stabilito di procedere con uno studio di comparazione tra quelli che potrebbero essere gli impianti adatti a essere teatro del pattinaggio velocità pista lunga nelle Olimpiadi Invernali.

Ci si riferisce alla Fiera Rho di Milano e all’Oval Lingotto di Torino, struttura quest’ultima nota per i grandi successi di Enrico Fabris e della Nazionale italiane nella rassegna a Cinque Cerchi del 2006. La Fondazione Milano-Cortina farà le sue valutazioni e giovedì 29 marzo verrà presentata al CIO la proposta dell’impianto, con decisione finale il 18 aprile.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha anche confermato la disponibilità di inserire interventi necessari in un DPCM per garantire la copertura economica, finalizzata alle opere essenziali e indifferibili. Vero è che la situazione sia intricata e faccia discutere anche per il modo in cui la vicenda sia stata gestita, tenendo conto di come il progetto di una struttura a Baselga di Pinè, inizialmente scelta per essere la “Casa” dello speed skating, sia tramontato.

Purtroppo stiamo ancora parlando, ma nessuno sa dove si faranno i Giochi per questa disciplina. Non lo sanno neanche quelli della Fondazione Milano-Cortina. A livello internazionale stiamo facendo davvero una figuraccia, ci ridono dietro. Cancellando la candidatura per la copertura a Baselga, il termine “Legacy”, tanto usato per promuovere queste Olimpiadi, è bene che vanga abbandonato. Abbiamo perso un’occasione, poi io me la sento dentro questa rabbia. Hanno voluto far deragliare il treno perché c’erano le possibilità di fare una struttura di eccellenza, la più alta d’Europa, e invece probabilmente per interessi non c’è stata questa volontà. A questo punto non escludo che sia Torino, visto che la pista lì c’è, costerà rinnovarla per due settimane. Ho messo da parte però l’idea di avere un impianto coperto e stabile che duri nel tempo. Abbiamo perso tutti a livello di reputazione e di capacità manageriale di guardare oltre l’evento”, aveva commentato Matteo Anesi, tecnico della Nazionale italiana del pattinaggio velocità pista lunga, ai microfoni di OA Sport.

Foto: LaPresse

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