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Parigi-Nizza 2023: i favoriti. Prima sfida tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard

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La stagione 2023 del ciclismo su strada sta definitivamente entrando nel vivo. Tra prime classiche primaverili e corse a tappe di alto livello i grandi protagonisti delle due ruote si stanno prendendo la scena. Domenica 5 marzo partirà da La Verrière una delle più importante corse di una settimana della stagione: la Parigi-Nizza. Andiamo ad analizzare chi saranno i grandi favoriti per la vittoria finale di questa edizione numero 81.

La corsa francese non avrebbe potuto chiedere una coppia migliori di candidati principali alla classifica generale: sulle strade transalpine vedremo infatti il primo scontro di questa stagione tra i due grandi sfidanti dell’ultimo Tour de France nonché probabilmente i migliori interpreti al mondo per le corse a tappe. Stiamo parlando ovviamente di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Sarà solo la seconda volta (dopo Il Lombardia dello scorso anno) che i due si troveranno insieme in gruppo dopo l’arrivo sugli Champs Élysées che ufficializzò la vittoria del danese nella Grande Boucle del 2022.

Lo sloveno ha iniziato alla grandissima questa stagione vincendo in 4 delle prime 6 giornate di gara tra Jaén Paraiso Interior e Vuelta a Andalucia, Vingegaard gli ha immediatamente risposto con tre vittorie in altrettante tappe del O Gran Camiño, dominando su ogni campo. Se il percorso ricco di tappe esplosive potrebbe strizzare l’occhio maggiormente a Pogacar, Vingegaard potrà avere dalla sua i 32 km di cronosquadre in cui potrà avvantaggiarsi. Insomma, ci sono tutte le premesse per uno scontro epico che non potrà che farci venire l’acquolina in bocca pensando al prossimo Tour.

Francamente è difficile immaginare un nome diverso dai due citati per la vittoria finale. Di certo Simon Yates, così come Dani Martinez, fino a Romain Bardet e Mattias Skjelmose sarebbero candidati interessanti, ma tra i probabili distacchi presi a cronometro (forse ad eccezione del colombiano della INEOS) ed i valori di forza messi in campo nel recente passato, una vittoria di un atleta diverso dagli ultimi due conquistatori del Tour sarebbe una grande sorpresa.

Foto: LaPresse

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