Incontenibile Mao Shimada. La giovane atleta giapponese ha vinto con ampio margine i Campionati Mondiali 2023 di pattinaggio artistico, evento in scena questo fine settimana presso la Winsport di Calgary (Canada), prendendo il largo grazie a un programma libero da capogiro con cui ha ottenuto un punteggio totale davvero elevato e dal sapore storico.
La pattinatrice seguita da Mie Hamada, già in testa dopo lo short, è riuscita nell’impresa confezionando un programma imbastito da un triplo axel di ottima fattura, da un quadruplo toeloop (chiamato sul quarto) oltre che da altri sette salti tripli, tra cui spiccano due lutz, un flip e un loop. Ottenendo un riscontro sul GOE clamoroso anche nelle tre trottole, tutte di livello 4, la nipponica si è spinta in zona 152.76 (84.78, 67.98) raggiungendo quota 224.54 nell’overall. Numeri importantissimi: si tratta infatti del secondo libero che ha ottenuto più punti nella storia della categoria Junior e del terzo riscontro nella somma dei due programmi. In pratica dunque Shimada si è rivelata l’unica personalità ad oggi in grado di replicare e superare in parte i punti conquistati dalla Russia delle big 4 del passato (Valieva, Trusova, Shcherbakova e Kostornaia).
A debita distanza si è poi piazzata al posto d’onore la sudcoreana Jia Shin, abile ad attestarsi sopra quota 200 guadagnando 130.71 (70.27, 61.44) per 201.90 grazie a una buona performance viziata da una caduta con cui si è comunque difesa dagli attacchi di Ami Nakai, terza con 130.12 (70.08, 61.04) per 197.40 tentando il triplo axel eseguendolo però con caduta.
Davvero notevole poi anche la rhythm dance della danza sul ghiaccio, dove a portarsi al comando sono stati i cechi stanziati ad Egna Katerina Mrazkova-Daniel Mrazek che, con un segmento valutato 71.19 (39.57, 31.57) hanno superato di un soffio i sudcoreani Hannah Lim-Ye Quan, praticamente attaccati al secondo posto con 71.08 (39.83, 31.25) davanti ai britannici Phebe Bekker-James Hernandez, terzi con 68.89 (38.40, 40.49). Solo quarti invece i favoriti canadesi Nadiia Bashynska-Peter Beaumont, rallentati soprattutto dal pattern di danza obbligatoria. Ben fatto infine per Noemi Tali-Stefano Frasca, bravi a staccare il pass per la danza libera conquistando in scioltezza la sedicesima piazza con 56.89 (32.08, 24.81).