Calcio
Paulo Dybala e il caso degli stipendi arretrati. E domenica c’è Roma-Juventus…
E’ rimasto qualcosa in sospeso tra la Juventus e Paulo Dybala. Certamente da un punto di vista tecnico ed emotivo, ma anche, pragmaticamente, a livello economico.
Sentito dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta Prisma che coinvolge appunto il club piemontese e ed in particolare i bilanci dal 2019 al 2021 della Juve, l’attaccante argentino ha ammesso di dover ricevere ancora dei soldi dai bianconeri.
La cifra in sospeso è di 3,7 milioni di euro e si riferisce alla seconda manovra stipendi, come viene comunemente definita, ovvero quella relativa alla stagione 2020-21. Soldi che Dybala avrebbe dovuto percepire nel momento in cui ha lasciato Torino non potendo essere “spalmati” su altri anni di contratto.
Il termine per la Juventus per pagare il dovuto è fissato ad aprile 2023 prima che vengano avanzate richieste scritte da parte dell’avvocato del giocatore che appare determinato nel volere quanto gli spetta.
I 3,7 milioni per l’argentino sembrerebbero essere stati messi a bilancio come fondo rischi, mentre la “carta Dybala” (la scrittura privata con cui la Juventus si impegnava a restituire i soldi al giocatore in caso avesse lasciato il club) non è stata depositata in Lega, sebbene sia stata firmata da società e giocatore. Per questo, lo stesso argentino rischia una squalifica da parte della Procura Federale.
In tutto questo c’è il campo. Dybala è diventato il leader tecnico di una Roma che però è reduce da prove altalenanti (l’ultima delle quali ha portato alla sconfitta con la Cremonese). In questa stagione l’argentino ha già segnato 12 gol in tutte le competizioni (8 in campionato), quasi quanti quelli messi a segno in Serie A nell’ultima stagione in bianconero.
Per tutti questi motivi appare evidente come quella di domenica 5 marzo alle 20.45 all’Olimpico sarà la partita dell’argentino, indipendentemente da quella che sarà la prova offerta sul terreno di gioco dal 21 giallorosso.
Foto: LaPresse