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Roma-Juventus 1-0, i top&flop: Matic è un muro, Danilo non sbaglia mai. Fantasma Vlahovic

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Danilo e Dybala

Spinazzola e Matic da una parte, Danilo e Kostic dall’altra. Sono loro i migliori in campo del big match tra Roma e Juventus, giocato all’Olimpico e vinto dai giallorossi per 1-0. Menzione speciale ovviamente per Mancini, che non segnava in Serie A da due anni e decide la sfida con un missile da fuori area.

Deludono invece Vlahovic e Kean, con quest’ultimo che si fa cacciare appena entrato in campo al posto di Cuadrado. Nella Roma male Wijnaldum e Zalewski, che soffre parecchio Kostic sull’out di destra.

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ROMA

TOP: Matic. Giocatore chiave nello scacchiere di Mou. Se Di Maria si vede poco o niente il merito è soprattutto suo. Il serbo, insieme a Cristante, blocca sul nascere quasi tutte le iniziative del Fideo. Corre, intercetta, imposta. E dire che non è più un giovanotto, dall’alto dei suoi 34 anni. Ma la sua esperienza fa la differenza nella Serie A di oggi. Troppo intelligente per andare in difficoltà. Se Spinazzola è stato lo stantuffo di fascia capace di creare pericoli, Matic è stato l’uomo chiave per limitare la Juve. The wall.

FLOP: Wijnaldum. Delude, ma non è solo colpa sua. L’olandese è l’uomo a sorpresa di Mourinho, che lo sceglie per dare maggiore equilibrio alla squadra e imbrigliare la Juve. La mossa paga dal punto di vista tattico ma penalizza il centrocampista ex Liverpool, che esegue il compito assegnatogli dal suo allenatore ma tocca pochissimi palloni. Per vedere il miglior Wijnaldum servirà un’altra Roma. Lo aspettiamo.

JUVENTUS

TOP: Danilo. Dove lo metti sta. E non sbaglia quasi mai. Il brasiliano gioca ancora una volta una grande partita, sia quando impiegato a destra che a sinistra. Attento e puntuale su Dybala, non proprio l’ultimo arrivato, è sempre propositivo in fase di costruzione trasformandosi quasi in un regista aggiunto. La sua seconda vita sportiva in Italia continua a regalare grandi soddisfazioni all’ex terzino di Real Madrid e Manchester City. Giù il cappello.

FLOP: Vlahovic. Il gioco della Juve non lo aiuta, bisogna dirlo. Ma il centravanti serbo fatica tremendamente contro la fisicità del terzetto giallorosso. Si vede poco, anzi pochissimo. L’unica volta che sfiora il gol è sul disimpegno sbagliato di Zalewski che per poco non lo libera davanti a Rui Patricio. Di tiri verso lo specchio invece non se ne vedono. Così non va. Allegri deve trovare il modo di coinvolgerlo di più, altrimenti sarà dura risalire la china e centrare la finale di Europa League. AAA Vlahovic cercasi.

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