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Rugby, Sei Nazioni 2023: Irlanda e Francia, sfida a distanza per il titolo

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Si chiude domani il Guinness Sei Nazioni 2023 e la corsa al titolo è un discorso a due, con l’Irlanda nettamente in pole position e la Francia che sogna una clamorosa rimonta sul filo di lana. E domani andrà in scena il Super Saturday, con tutte e sei le squadre in campo. Si partirà con Scozia-Italia, ma tutta l’attenzione sarà rivolta successivamente prima a Francia-Galles e poi Irlanda-Inghilterra, le due partite che decideranno il torneo.

La Francia attualmente è seconda in classifica con 15 punti e, con quattro lunghezze da recuperare sull’Irlanda, allo Stade de France ha solo un’opzione sul tavolo. Vincere contro il Galles e farlo nettamente. Una vittoria con bonus, infatti, metterebbe pressione all’Irlanda, mentre un pareggio o un ko consegnerebbero il titolo ai tuttiverdi senza bisogno di attendere il match con l’Inghilterra.

Bleus che arrivano al gran finale sull’onda lunga dell’entusiasmo per la storica vittoria contro l’Inghilterra a Twickenham per 10-52, mentre il Galles ha trovato il primo successo stagionale a Roma contro l’Italia. Ma oggi è tutta un’altra storia e la Francia non regalerà nulla pur di restare attaccata al sogno.

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A seguire, come detto, sarà la volta di Irlanda-Inghilterra. Se la Francia fallirà con il Galles la sfida di Dublino non avrà nulla da dire, con l’Irlanda che attualmente guida la classifica con 19 punti. Se, invece, i Bleus dovessero vincere, possibilmente con bonus, allora tutto si deciderà negli ultimi 80 minuti. Certo, l’Inghilterra vista contro la Francia sulla carta non può spaventare la formazione che guida il ranking mondiale e che è ancora imbattuta nel torneo.

Ma l’Irlanda non può permettersi passi falsi, non deve fare calcoli (anche un pareggio o una sconfitta con doppio bonus darebbero ai ragazzi di Farrell il titolo) e deve scendere in campo con l’obiettivo di chiudere il prima possibile la pratica e vincere. Perché in palio c’è anche il Grande Slam e Sexton e compagni vogliono arrivare ai Mondiali forti di un dominio totale in Europa.

Foto: Malcolm Mackenzie/DPPI – LPS

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