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Rugby, Sei Nazioni 2023: la Scozia ai raggi X. Out Russell e Hogg, gli infortuni possono fare la differenza

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Si disputa sabato l’ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2023 e l’Italia di Kieran Crowley chiuderà la sua avventura a Edimburgo contro la Scozia. Gli azzurri sono reduci dalla deludente sconfitta con il Galles a Roma e sono ancora a caccia della prima vittoria, mentre gli scozzesi hanno accarezzato il sogno del titolo fino a domenica scorsa, quando hanno perso con l’Irlanda. Ma con due vittorie in quattro partite i ragazzi di Gregor Townsend sono una squadra pericolosissima.

In mischia la squadra britannica può affidarsi a giocatori di grande esperienza, come Zander Fagerson o George Turner in prima linea, Richie (in dubbio però per un infortunio) e Jonny Gray in seconda, o Jamie Ritchie e Hamish Watson in terza. Un pack cresciuto sotto la guida di Massimo Cuttitta e che ancora oggi è un’arma letale per ogni avversaria e così sarà sabato al Murrayfield, dove Lamaro e compagni dovranno dare il massimo per giocarsela alla pari con gli scozzesi.

Ma gli occhi saranno puntati sulla mediana, dove Ben White o Ali Price faranno coppia probabilmente con Blair Kinghorn, dopo che la croce e delizia di Gregor Townsend, cioè Finn Russell, è stato escluso dal match per un infortunio al ginocchio. Il mediano d’apertura geniale, ma dal carattere non facile e che in passato è finito fuori rosa proprio per i suoi comportamenti. Ora i rapporti con Townsend sembrano essere tornati positivi e Russell è un giocatore che da solo può cambiarti la partita. Le sue giocate, sia alla mano sia al piede, sono imprevedibili e può inventare una meta dal nulla. E la sua assenza contro l’Italia peserà tantissimo.

Ma se il pallone non passerà da Russell il problema arriva comunque da una trequarti devastante. Se a estremo non ci sarà la concretezza e l’esperienza di un campione come Stuart Hogg, infortunato alla caviglia, e all’ala c’è la forza fisica, la velocità e la tecnica di un Duhan van der Merwe, in questo Sei Nazioni a colpire in maniera chirurgica è stato il centro Huw Jones, già autore di quattro mete nel torneo. Le assenze di Russell e Hogg peseranno tantissimo, ma per l’Italia non sono permessi blackout difensivi come con il Galles, perché la Scozia sa come far male.

Foto: Luigi Mariani – LPS

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