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Rugby, Sei Nazioni 2023: un’Italia bella e coraggiosa cede in Scozia

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Si è chiuso al Murrayfield di Edimburgo il Guinness Sei Nazioni 2023 dell’Italia, che questo pomeriggio ha affrontato i padroni di casa della Scozia. Per gli azzurri di Kieran Crowley l’ultima chance di conquistare una vittoria nel torneo, mentre per i britannici l’obiettivo era confermare un posto sul podio. Ecco come è andata.

Buon avvio della difesa azzurra e del gioco al piede e dopo 3 minuti gli azzurri conquistano una bella punizione con Fischetti. Si va subito sulla piazzola con Tommaso Allan che però manca i pali e nulla di fatto. Ancora un fallo scozzese e Italia che ha una nuova chance con una touche nei 22. Dalla maul arriva il vantaggio, insiste l’Italia e alla fine arriva la punizione. Ancora Allan dalla piazzola e questa volta arrivano i tre punti e Italia avanti 0-3. Rischia poco dopo il Bel Paese, ripartendo dai sui 22. Palla ai padroni di casa, fuorigioco azzurro e Scozia che sceglie la touche. Soffre in difesa l’Italia, altro fallo, Scozia che parte dai 5 metri e arriva al largo a van der Merwe che tuffandosi schiaccia senza uscire e britannici avanti 5-3. Azzurri molto bravi sui punti d’incontro, a differenza delle partite precedenti, fallo scozzese e terza punizione per Allan che non sbaglia e nuovo vantaggio azzurro sul 5-6. Italia che rischia qualcosa di troppo nelle ripartenze e al 19’ regala una touche sui 5 metri alla Scozia.

Si salva l’Italia con un’ottima difesa, ma insistono i padroni di casa, soffrono gli azzurri, ancora fallo di Iachizzi, ma poi errore in touche e avanti scozzese e Italia che evita il tracollo. Insiste, però, la Scozia, che domina territorio e possesso, mentre sono troppi i falli azzurri. Arriva il richiamo dell’arbitro e all’ennesimo fallo in mischia cartellino giallo per Riccioni. E arriva subito la meta di Blair Kinghorn, che sfonda troppo facilmente e Scozia avanti 12-6. Finalmente Italia che vince una sfida in mischia e può risalire il campo. Lunga e bella azione dell’Italia, ma alla fine c’è un avanti involontario di Ruzza e nulla di fatto. Chiude in attacco la Scozia, con un’azione molto confusa, ma padroni di casa che insistono, che alla fine commettono fallo. Così ultimo affondo è dell’Italia, che insiste a lungo, ma arriva il tenuto. Ancora ci prova la Scozia, ma Gesi salva tutto in extremis e si va al riposo sul 12-6.

Difficile avvio per l’Italia, che perde malamente un pallone sul breakdown e concede la prima chance alla Scozia. Difendono come possono gli azzurri, rimandano un paio di volte indietro i padroni di casa, ma al 45’ si allunga nuovamente Kinghorn per schiacciare e Scozia che scappa via sul 19-6. Poco dopo bell’idea di Alessandro Fusco che trova il break, poi però brutto passaggio a Gesi e occasione d’oro sprecata malamente. Altro errore del numero 9 e altra occasione persa. Così torna a spingere la Scozia, ma è molto fallosa e Italia che può tornare a provare a riaprire i giochi. Ma si spreca ancora, con una touche persa sui 5 metri. Passano così i minuti e punteggio che non si smuove.

Ma al 62’ la fiammata che si aspettava. Bella azione azzurra e alla fine calcetto bellissimo di Paolo Garbisi che libera Tommy Allan che va a schiacciare al largo per il 19-11. Ottima difesa di Zuliani sul breakdown e subito pallone recuperato dagli azzurri. Fallo scozzese e Paolo Garbisi va sulla piazzola e non sbaglia e Italia che torna sotto break sul 19-14. Zuliani ruba un altro pallone nei 22 scozzesi, ma poi brutto pallone perso e contrattacco dei padroni di casa. Ma in difesa l’Italia è perfetta e altro fallo obbligato dei padroni di casa. Ma sbaglia troppo l’Italia palla in mano per ribaltare il risultato. Rischia il crollo al 73’ l’Italia, ma un in avanti salva gli azzurri. Italia che con Bruno e Zuliani ritornano a spingere, arrivano a un paio di metri dalla linea di meta, ancora un fallo scozzese. Si gioca al piede subito, ancora un fallo scozzese, ancora un attacco azzurro, ma avanti e occasione persa al 79’. E, così, arriva la meta di Kinghorn, la sua terza meta, che punisce oltre misura un’Italia che poteva vincere e perde, invece, 26-14.

Foto: LaPresse

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