Salto con gli sci
Salto con gli sci, Coppa del Mondo Oslo 2023. L’esasperante dieci giorni di ‘Raw Air’ comincia dalla cattedrale di Holmenkollen
La stagione del salto con gli sci ha ancora molto da dire, nonostante i Mondiali di Planica siano ormai passati agli archivi. Nelle prossime settimane si affronteranno grandi classiche e trampolini di volo, con peraltro ricchissimi montepremi in palio, soprattutto in Norvegia, dove si gareggia nel weekend.
Sta infatti per cominciare l’estenuante tour de force rappresentato da Raw Air, appuntamento giunto ormai alla sua VI edizione e di cui gli appassionati conoscono bene il funzionamento. Cionondimeno, è sempre bene ricordarne le regole, sia a scopo di ripasso, sia a favore dei neofiti. L’evento trae ispirazione dalla Tournée dei 4 trampolini e si dipana su quattro tappe, tutte su territorio norvegese. Per determinarne la classifica finale vengono conteggiati i punteggi di ogni salto, qualificazioni comprese.
La manifestazione ha però già più volte cambiato connotati, talvolta per cause di forza maggiore, faticando a trovare una fisionomia stabile. In questo 2023 sono previste sei gare individuali in tre differenti località (Oslo, Lillehammer, Vikersund). D’altronde il trampolino di Trondheim è attualmente in fase di ristrutturazione in vista dei Mondiali di sci nordico 2025.
Classifica Coppa del Mondo salto con gli sci 2022-2023: tutto invariato dopo Rasnov
La tappa inaugurale di disputerà a Oslo, dove peraltro nel weekend andrà in scena l’Holmenkollen skifestival, od Holmenkollrennene. La manifestazione, nata nel 1892 e poi cooptata dalla Coppa del Mondo, consiste in una serie di gare appartenenti a tutte le discipline nordiche. Il salto con gli sci ha però un rapporto particolare con l’appuntamento. Inizialmente la prova era infatti parte integrante della competizione della combinata nordica. Gli specialisti hanno pertanto dovuto attendere fino al 1933 prima di avere una propria gara!
Ferma restando la storia ultrasecolare dell’appuntamento, ai fini della presentazione vengono tenute in considerazione esclusivamente le cosiddette gare di primo livello, ovverosia quelle olimpiche, iridate e della Coppa del Mondo. Sinora sull’Holmenkollenbakken se ne sono tenute 41 individuali. Di esse 39 hanno avuto valore per la Sfera di cristallo, 3 per i Mondiali (1966, 1982, 2011) e 1 per i Giochi olimpici invernali (1952). La somma della suddivisione è pari a 42 poiché le prove iridate del 1982 facevano parte della Coppa del Mondo.
Sono ventinove gli atleti a essersi imposti nelle gare di primo livello. Fra di essi il polacco Adam Małysz è entrato nella leggenda grazie a 5 successi (1996, 2001, 2003, 2006, 2007). Per dare un’idea della portata dell’impresa del fuoriclasse di Wisła, si pensi che in tutta la storia dell’Holmenkollen Ski Festival è l’unico uomo ad aver superato la quota delle tre affermazioni!
Sono invece sette i saltatori in attività ad aver già primeggiato sull’Holmenkollenbakken. Simon Ammann ha vinto 3 volte (2002, 2007, 2010), mentre Daniel-Andre Tande ha trionfato in 2 occasioni (2018, 2022). Hanno inoltre festeggiato in 1 gara Noriaki Kasai (1999), Piotr Zyla (2013), Stefan Kraft (2017), Robert Johansson (2019) e Marius Lindvik (2022). Va rimarcato come i primi due successi di Ammann e l’unico di Kasai siano arrivati sulla precedente versione del trampolino, abbattuta nel 2008.
Se si guarda ai podi, si contano tredici uomini tutt’ora in azione ad aver raccolto almeno un piazzamento nella top-three. La graduatoria è capitanata da Ammann, con 5, seppur con il “supporto” di una serie di podi raccolti sul vecchio large hill.
5 – AMMANN Simon [SUI] (3-1-1)
4 – KRAFT Stefan [AUT] (1-2-1)
3 – PREVC Peter [SLO] (0-1-2)
2 – TANDE Daniel-Andre [NOR] (2-0-0)
2 – KASAI Noriaki [JPN] (1-1-0)
2 – JOHANSSON Robert [NOR] (1-0-1)
2 – EISENBICHLER Markus [GER] (0-1-1)
2 – STOCH Kamil [POL] (0-0-2)
1 – ZYLA Piotr [POL] (1-0-0)
1 – LINDVIK Marius [NOR] (1-0-0)
1 – WELLINGER Andreas [GER] (0-1-0)
1 – LANISEK Anze [SLO] (0-1-0)
1 – HAYBÖCK Michael [AUT] (0-0-1)
Focalizzandoci invece sui vari movimenti nazionali, si evince come sull’Holmenkollenbakken sia in corso un braccio di ferro tra Austria e Norvegia per il ruolo di potenza egemone. Va sottolineato come i padroni di casa abbiano agganciato gli austriaci in tema di successi proprio lo scorso anno, grazie a un impressionante filotto cominciato nel 2018.
29 (10-9-10) – AUSTRIA
25 (10-7-8) – NORVEGIA
14 (5-5-4) – GERMANIA [All-Inclusive]
11 (4-5-2) – FINLANDIA
10 (6-1-3) – POLONIA
9 (3-3-3) – SVIZZERA
9 (2-4-3) – GIAPPONE
8 (1-2-5) – SLOVENIA [All-Inclusive]
4 (1-2-1) – REP.CECA [All-Inclusive]
2 (0-2-0) – CANADA
2 (0-0-2) – SVEZIA
1 (0-1-0) – FRANCIA
Foto: La Presse