Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Europei 2023: buon inizio per gli italiani nel turno d’esordio di una rassegna continentale mai così strana
Hanno preso il via quest’oggi i Campionati europei individuali di scacchi, che si disputano a Vrnjačka Banja, in Serbia, e andranno avanti fino al prossimo 13 marzo. Undici i turni previsti: cadenza di gioco 90 minuti a giocatore per le prime 40 mosse più 30 minuti dalla 41a in avanti per concludere, sempre con un incremento di 30″ a tratto. 100.000 gli euro di montepremi, di cui 20.000 vanno al vincitore. I primi 23 si qualificano per la prossima edizione della World Cup. 484 gli iscritti, tra cui 7 italiani, di cui andiamo a discorrere.
In particolare, per il contingente azzurro, quella di oggi è una bella giornata con cinque vittorie e due patte. Quasi tutti i nomi di grido si affermano in partite di valore, ma che non presentano mai per loro particolari capovolgimenti di fronte.
Il numero 1 azzurro, Daniele Vocaturo, comincia vedendosi letteralmente regalare il punto intero dal turco Ataberk Eren, che in un finale di pedoni 4 contro 4 completamente patto sbaglia mossa permettendo al laziale, che ha il Bianco, di attivare le manovre per un vantaggio decisivo che porta il pedone b a essere promosso a Donna. Ben congegnato, invece, il successo di Luca Moroni con il Nero contro il serbo Ivan Martic. Vanno a segno anche Danyyil Dvirnyy sull’israeliano Shir Shatil, Sabino Brunello nei confronti del turco Serhan Berat Ozdemir e il veterano della spedizione Michele Godena, opposto allo spagnolo Daniel Pousada Garcia.
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Passiamo alle due patte. Una è quella di Alessio Valsecchi contro il tedesco Roger Lorenz, ma quella che veramente fa notizia è legata al nome di Marco Gallana, il quale riesce a tenere a bada con ottima solidità il russo Klementy Sychev. A proposito dei russi, vanno ricordate le ultime vicende che li hanno visti coinvolti all’interno del mondo scacchistico. Obbligati a giocare sotto bandiera FIDE in sede globale ed europea, per loro questo sarà l’ultimo campionato d’Europa almeno nel breve termine.
La Federazione russa, al cui interno ci sono figure che rivestono ruoli di una certa importanza anche nel quadro governativo del Paese in quanto tale, ha infatti chiesto e ottenuto il passaggio alla confederazione asiatica, lasciando dunque quella europea. Il primo effetto è che i giocatori russi che ne volessero far richiesta potranno cambiare nazionalità, qualora lo desiderassero, senza dover pagare alcuna tassa di trasferimento a quella in procinto di diventare la loro ex Federazione. Un caso famoso è quello di Alexandra Kosteniuk, ora in quota Svizzera. In questi Europei lei non c’è, ma qualcun altro la nazionalità l’ha cambiata: è Alexandr Predke, ora battente vessillo serbo.
VOCATURO-EREN
MARTIC-MORONI
GALLANA-SYCHEV
Foto: FIDE