Sci alpino, Sofia Goggia senza eguali in Italia: 4 Coppe del Mondo di discesa. E il record di Lindsey Vonn…

Sofia Goggia si è guadagnata, se mai ce ne fosse ancora bisogno, un posto indelebile tra le più grandi sciatrici italiane di tutti i tempi. Oggi a Kvitfjell (Norvegia) la bergamasca ha posto una nuova pietra miliare di una carriera leggendaria, conquistando la quarta Coppa del Mondo di discesa della carriera, la terza consecutiva. I trionfi della classe ’92 sono maturati nel 2018, 2021, 2022 e 2023.

Mai nessuna italiana, prima della campionessa olimpica del 2018, aveva vinto più di due ‘coppette’ di specialità in una stessa disciplina dello sci alpino. Isolde Kostner si era infatti fermata a quota 2 proprio in discesa (2001-2002), poi nessun altra è mai riuscita a piazzare un bis sino ad ora. Sofia Goggia dunque ha stabilito un nuovo record nei confini nazionali, avendo primeggiato in ben quattro circostanze.

La fuoriclasse del Bel Paese ha eguagliato nella classifica di tutti i tempi la svizzera Michela Figini e la tedesca Katja Seizinger. Ora il mirino è puntato sull’austriaca Renate Goetschl (5), mentre più distanti appaiono l’austriaca Annemarie Moser-Proell (7) e l’americana Lindsey Vonn (8). Molto dipenderà da quanto longeva sarà la carriera della nostra portacolori e, soprattutto, se riuscirà a mantenere questi livelli anche in età sportivamente avanzata.

In una stagione dominata in lungo e in largo, resta il grande rimpianto per l’oro sfumato ai Mondiali a causa di una inforcata nella parte conclusiva della pista di Meribel: il titolo iridato resta il grande ‘buco nero’ nella carriera di Sofia Goggia, ma in questo senso ci si potrà riprovare a Saalbach nel 2025, prima del grande obiettivo delle Olimpiadi casalinghe di Milano-Cortina 2026.

LA CLASSIFICA DELLE PIÙ VINCENTI DELLA COPPA DEL MONDO DI DISCESA

1) Lindsey Vonn (Stati Uniti) 8
2) Annemarie Moser-Proell (Austria) 7
3) Renate Goetschl (Austria) 5
4) Sofia Goggia (Italia) 4
4) Michela Figini (Svizzera) 4
4) Katja Seizinger (Germania) 4

Foto: Lapresse