Sci di fondo

Sci di fondo, Mondiali 2023: incredibile Golberg nella 50 km, Klaebo battuto allo sprint! De Fabiani sfortunatissimo nel finale

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L’incredibile e il rimpianto. Sono questi i due termini con i quali è possibile riassumere la 50 km mass start a tecnica classica che chiude i Mondiali di sci di fondo a Planica, in Slovenia. L’incredibile riguarda Paal Golberg, che si impone allo sprint in 2:01’30″2 su Johannes Hoesflot Klaebo, che rimane dietro di un secondo proprio nella specialità che ne ha consacrato la grandezza in questi anni. Il rimpianto, chiaramente, è quello di Francesco De Fabiani, che in una delle migliori gare della sua vita rompe il bastoncino e finisce 11° a 1’46″6, alle spalle anche di Federico Pellegrino (autore di una gran gara a sua volta) di quattro decimi.

Come da tradizione, nei primi venti chilometri difficilmente accade qualcosa, e difatti non succede sostanzialmente alcunché. Sono in 34, ad ogni modo, a staccarsi dagli altri poco dopo il km 10, e verso il ventesimo anche Iivo Niskanen vuole il forcing: il finlandese, del resto, sa che di possibilità allo sprint ne avrebbe ben poche se comparate all’abilità dei norvegesi e Pellegrino (ma non solo).

A metà gara ci prova Golberg a scremare ulteriormente e ci riesce, con Pellegrino e De Fabiani che però rimangono ben saldi nel gruppo di testa. Il poliziotto di Nus sembra non tenere verso il 30° chilometro e con lui Hugo Lapalus, ma l’italiano (che pure litiga con gli sci in discesa) e il francese rientrano mentre episodi di varia natura si verificano al cambio sci.

Mentre Pellegrino rimane a pochi metri in maniera quasi perenne per lungo tempo, chi lotta e sogna è De Fabiani, sul quale però si abbatte una sfortuna al limite dell’incredibile. Rompe il bastoncino, non ci sono tecnici nei dintorni e qualche metro lo fa in situazione complessa. A questo punto la gara è tra norvegesi, svedesi e Niskanen, con il finnico unico teorico guastafeste. Alla fine dei conti sono in quattro a giocarsi la volata: Golberg, Klaebo, William Poromaa e Calle Halfvarsson. Alle spalle del duo norge i due svedesi concludono in questo ordine a 1″2 (bronzo) e 1″6.

Quinto il norvegese Martin Loewstroem Nyenget a 6″2, poi Niskanen a 9″4 e l’altro norge Didrik Toenseth a 11″2. Più staccato lo svedese Jens Burman (dopo lo scontro al cambio sci) a 42″7, poi il francese Theo Schely a 54″3 e la citata coppia Pellegrino-De Fabiani. 20° Dietmar Noeckler, autore di una gara di riscatto dopo i problemi della staffetta, a 3’50″4, mentre termina a 10’01″3 Giandomenico Salvadori, 37°.

Foto: Pentaphoto

 

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