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Sci di fondo, Mondiali Planica 2023. Oggi l’ultima 15 km iridata. Veikko Hakulinen resterà ineguagliato per sempre?

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Mercoledì 1 marzo verrà conferito il XXV titolo iridato maschile della 15 km. Questo format è figlio della prima vera modernizzazione di sempre nella storia della disciplina. Inizialmente, infatti, nelle grandi manifestazioni si gareggiava su due distanze, ovvero 18 km e 50 km. All’inizio degli anni ’50 si verificò un’evoluzione, poiché gli appuntamenti furono portati a tre. Così la 18 km venne abolita in favore della 15 km, mentre fu aggiunta al programma la 30 km.

La quindici km ha pertanto assegnato il primo oro iridato nel 1954 e da allora ha sempre fatto parte del programma dei Mondiali, eccezion fatta per un breve esilio tra il 1993 e il 1999. Va però rimarcato come nel 1989 si sia “sdoppiata”, poiché si disputarono due prove, una per tecnica. A proposito, in questo 2023 si userà lo skating.

Sino a oggi sono ventitre i fondisti capaci di laurearsi campioni del mondo della quindici km. Ciò significa che solo un uomo è stato in grado di ripetersi. L’impresa è stata firmata dal finlandese Veikko Hakulinen, iridato nel 1954 e nel 1958, dunque nelle prime due edizioni della storia. Da allora sono passati 65 anni e si sta ancora aspettando qualcuno in grado di ripetere le gesta del poliedrico finnico!

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Chi ci può provare nel 2023? Sono due gli atleti in attività già fregiatisi di un oro mondiale in questo format. Si tratta del finlandese Iivo Niskanen (2017) e del norvegese Hans Christer Holund (2021). Complessivamente si contano, invece, sei fondisti tuttora in azione ad aver già conquistato medaglia iridata nella quindici km, indipendentemente dal metallo.
2 – NISKANEN Iivo [FIN] (Oro 2017; Bronzo 2019)
2 – HOLUND Hans Christer [NOR] (Oro 2021)
1 – MANIFICAT Maurice [FRA] (Argento 2015)
1 – BESSMERTNYKH Alexander [RUS] (Argento 2019)
1 – KRÜGER Simen Hegstad [NOR] (Argento 2021)
1 – AMUNDSEN Harald Østberg [NOR] (Bronzo 2021)

Volgendo lo sguardo ai Paesi, i titoli mondiali della quindici km sono sinora stati spartiti tra sette diverse nazioni. Fra di esse la più blasonata è la Norvegia, issatasi a quota 8. Gli scandinavi hanno distanziato solo in tempi recenti la Finlandia (6 successi) e la Svezia (5). Si contano inoltre 2 vittorie per l’Italia, mentre hanno trionfato 1 volta anche Polonia, Germania ed Estonia.

Se ragioniamo sul medagliere complessivo, la supremazia della Norvegia si fa nettissima, in quanto ha addirittura doppiato i concorrenti più prossimi!
26 (8-7-11) – NORVEGIA
12 (6-1-5) – FINLANDIA
12 (5-6-1) – SVEZIA
8 (0-3-5) – URSS
4 (2-1-1) – ITALIA
3 (1-1-1) – GERMANIA [All-Inclusive]
2 (1-1-0) – ESTONIA
1 (1-0-0) – POLONIA
1 (0-1-0) – BIELORUSSIA
1 (0-1-0) – REP.CECA
1 (0-1-0) – FRANCIA
1 (0-1-0) – RUSSIA

Quattro medaglie per l’Italia, di cui ben tre arrivate a Oberstdorf! Nel 1987 Marco Albarello vinse l’oro, diventando così il primo azzurro di sempre in grado di laurearsi campione del mondo.
Quindi nel 2005 Pietro Piller Cottrer e Fulvio Valbusa, rispettivamente oro e argento, furono protagonisti dell’unica doppietta iridata nella storia dello sci di fondo italiano.
La quarta medaglia azzurra in questo format è in realtà la prima in ordine temporale, essendo stata arpionata da Maurilio De Zolt nel 1985, quando fu capace di mettersi al collo il bronzo.

STAGIONE 2022-2023

Nella stagione in corso non si è disputata alcuna 15 km contro il cronometro a skating. Anzi, l’unica gara su questa distanza è stata una mass start in alternato.

Foto: La Presse

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