Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Editoriali
Sport Invernali: l’Italia è tornata una potenza! 5 ori e 16 medaglie olimpiche: la base per Milano-Cortina 2026
Ce n’è voluto, ma ora possiamo dirlo: l’Italia è tornata una potenza anche negli sport invernali. L’apice della nostra storia tra neve e ghiaccio era durato quasi tre lustri, ovvero dalle Olimpiadi di Albertville 1992 a quelle di Torino 2006. Da quel momento iniziò un rapido declino, coinciso con le scarne edizioni di Vancouver 2010 e, soprattutto, Sochi 2014: in Russia il Bel Paese non raccolse nemmeno una medaglia d’oro, come non accadeva da Lake Placid 1980.
Dal 2015 in avanti è iniziata la ripresa. Si sono affermate fuoriclasse del calibro di Sofia Goggia, Arianna Fontana (che in verità 8 anni fa era già quasi una veterana) e Michela Moioli, ovvero le tre campionesse olimpiche di PyeongChang 2018. Lo scorso anno, a Pechino 2022, la spedizione tricolore portò a casa ben 17 medaglie, un bottino complessivo inferiore solo a quello di Lillehammer 1994 (20); certo, in Cina gli ori furono appena 2 e ciò lascia tutt’ora l’amaro in bocca, perché la competitività dell’Italia lasciava presagire di poter raggiungere 4 vittorie senza grossi patemi. Gli episodi non girarono a favore degli azzurri.
Ferrari, ti resta solo il nome. Tra false illusioni e venditori di fumo
Nella stagione in corso si sta assistendo però ad una vera e propria esplosione. Negli ultimi 25 anni non si era mai vista un’Italia così performante e vincente nei vari Mondiali degli sport invernali. Prendendo in considerazione le sole gare olimpiche, sin qui ha già raccolto la bellezza di 16 podi, con ben 5 ori: sono numeri da capogiro. E all’appello mancano ancora i Mondiali di short track, pattinaggio artistico e curling. Per gli scettici, giova sottolineare come l’assenza della Russia non abbia inciso quasi per nulla su tali risultati: forse l’argento dello sci di fondo sarebbe potuto diventare un bronzo o Amedeo Bagnis avrebbe fatto più fatica nello skeleton? Non lo sapremo mai, ma la sostanza non cambia.
L’Italia sta collezionando dei trionfi che non si vedevano da decenni o, addirittura, non si erano mai verificati. Pensiamo ad esempio ai Mondiali di sci alpino, dove non si conquistava più di un oro dal 1997; nel freestyle e nello speed skating non si era addirittura mai vinto un titolo iridato prima del 2023. Il trend stagionale mostra una decisa crescita rispetto a Pechino 2022 (dove, ricordiamo, non era presente lo sci alpinismo), anche e soprattutto per il totale di ori. Non va escluso che si possa toccare persino quota 20 podi complessivi con le ultime rassegne iridate ancora mancanti. L’Italia chiuderà l’anno nella top10 del medagliere olimpico che conterrà al suo interno i podi delle gare a cinque cerchi di tutti i Mondiali disputati nel 2023 (lo pubblicheremo nei prossimi giorni). Sin qui inoltre ha raccolto almeno un alloro in ben nove sport! Di fatto all’appello mancano solo combinata nordica, salto con gli sci e bob.
La base verso i Giochi di Milano-Cortina 2026 è dunque decisamente solida: è vero che mancano ancora 3 anni, che negli sport invernali sono tantissimi, tuttavia lascia ben sperare che diverse generazioni di atleti si stiano affermando. Abbiamo infatti diversi campioni ormai sulla cresta dell’onda da un decennio e che hanno da tempo superato i 30 anni (come Federica Brignone, Dorothea Wierer, Federico Pellegrino), altri che stanno vivendo la piena maturità agonistica tra i 26 ed i 30 (Marta Bassino, Sofia Goggia, Lisa Vittozzi, Davide Ghiotto, Dominik Fischnaller) ed infine una nuova nidiata di giovani su cui si potrà costruire un futuro anche oltre il 2026 ( tra questi citiamo Rebecca Passler, Hanna Auchentaller, Samuela Comola, Tommaso Giacomel, Didier Bionaz, Simone Mocellini, Francesca Franchi, Simone Deromedis, Ian Matteoli, Amedeo Bagnis, Laura Peveri, Serena Pergher, Pietro Sighel, Daniel Grassl, Alex Vinatzer, Filippo Della Vite, Florian Schieder). Se si continuerà a lavorare in questo modo, l’Italia potrà tornare nella top10 del medagliere alle Olimpiadi Invernali a distanza di 20 anni dall’ultima volta.
LE MEDAGLIE VINTE SINORA DALL’ITALIA AI MONDIALI 2023 DEGLI SPORT INVERNALI
Biathlon: 3 (oro staffetta femminile, argento staffetta mista, bronzo Lisa Vittozzi 15 km individuale)
Freestyle: 1 (oro Simone Deromedis skicross)
Sci alpinismo: 1 (argento Giulia Murada/Nicolò Canclini staffetta mista a coppie)
Sci alpino: 4 (oro Federica Brignone combinata, oro Marta Bassino superG, argento Federica Brignone gigante, bronzo Alex Vinatzer slalom)
Sci di fondo: 1 (argento Federico Pellegrino/Francesco De Fabiani team sprint tecnica libera)
Skeleton: 1 (argento Amedeo Bagnis)
Slittino: 1 (bronzo Andrea Voetter/Marion Oberhofer doppio femminile)
Snowboard: 1 (bronzo Omar Visintin snowboardcross)
Speed skating: 3 (oro Davide Ghiotto 10000 metri, argento Davide Ghiotto 5000 metri, bronzo Andrea Giovannini mass start)
Totale: 16 medaglie (5 ori, 6 argenti, 5 bronzi)
Foto: Lapresse