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Tennis, Dario Puppo: “Per ora Alcaraz un gradino sopra Sinner, ma non sarei disfattista”

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Jannik Sinner

Dario Puppo ha parlato a TennisMania, appuntamento settimanale su Sport2U, web tv di OA Sport: a tenere banco nella discussione il Masters 1000 di Miami con il possibile ennesimo capitolo del dualismo tra Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz.

Il commento a caldo sulla vittoria di Sinner ai danni di Rublev: “Onestamente quei 5 game del primo set sono stati a dir poco esaltanti, il prosieguo di quello che abbiamo già visto in qualche modo nel torneo di Indian Wells ed anche agli Australian Open, proprio a livello di miglioramento. Oltre a puntare sul discorso della preparazione fisica, c’è stato anche quello di riportare ad un livello alto e anche di più le sue armi principali, la risposta senza dubbio in questi due tornei nordamericani è quella che balza agli occhi. Oggi però in quel lasso di 5 game contro Rublev è stato proprio perentorio nel modo di giocare. In risposta aveva commesso qualche errore di troppo effettivamente nel secondo turno con Djere ed aveva concesso qualche cosa di troppo al servizio con Dimitrov, sinceramente dopo quelle due partite adesso è come se avesse fatto l’ultimo giro di prova prima di iniziare il Gran Premio contro quelli più forti. Ecco io lo vedo così, proprio una macchina tirata a lucido“.

Il raffronto con gli altri azzurri in questa prima parte di stagione è sotto gli occhi di tutti: “Sinner è arrivato adesso ad avere 16 vittorie senza aver ceduto un set, solo in tre partite è andato in battaglia: questa cosa non si era mai vista e se si va anche a cercare un qualcosa del genere nella storia del tennis italiano, perché bisogna parlare di storia ormai, bisogna andare a bussare alla porta di Berrettini quando ha giocato sull’erba, l’anno scorso con quelle due vittorie nei tornei e sicuramente la stagione precedente anche con la finale di Wimbledon. In un quarto di stagione, che poi è un po’ di più, perché onestamente i primi tre mesi valgono più di un quarto, 19 vittorie in 23 partite per me è tantissima roba“.

Possibile in semifinale, se entrambi vinceranno oggi, l’ennesimo capitolo del dualismo tra Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz: “Avremo un’altra verifica, ma si incontreranno tante volte, quindi pensare ad ogni partita di esprimere un giudizio così netto sulla differenza tra questi due giocatori per me è sbagliato. Quello che piace a me è godermi le partite di questi questi due: ormai tutti quanti parlano assolutamente di loro, comunque quando fanno il nome di Alcaraz passano poi al nome subito di Sinner. Sicuramente Alcaraz in questo momento è un gradino sopra, però aspettiamo. Io direi che non c’è assolutamente da essere così disfattisti o negativi“.

Impressionanti i numeri di Sinner nella prima parte della stagione: “Prima che arrivasse la seconda vittoria di Trevisan a Miami c’era una situazione che vedeva Sinner vincere un numero di partite nei primi tre grandi appuntamenti uguale a tutti gli altri italiani nei primi cento (non considerando in questa analisi Cecchinato ed Errani, che non hanno giocato i tabelloni di tutti e tre gli appuntamenti), per dire che pesa questo inizio di stagione difficile per Berrettini e per Musetti. Sono stufo in qualche modo di vedere che se c’è la vittoria si parla bene, c’è esaltazione, mentre se c’è la sconfitta non c’è quasi l’analisi di niente“.

L’INTERVENTO VIDEO DI DARIO PUPPO

Foto: LaPresse

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