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Tennis, Holger Rune: “Giocare una partita è come scendere in guerra”

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Holger Rune

E’ andato in archivio il primo Masters 1000 della stagione con la vittoria di Carlos Alcaraz in finale contro Daniil Medvedev e il ritorno dello spagnolo al numero 1 del mondo, ma è già l’ora di proiettarsi al 1000 di Miami, in Florida.

Deve riscattare un inizio di stagione non brillantissimo il secondo classe 2003 in classifica dopo Alcaraz, ossia Holger Rune. Il danese ha perso contro Stan Wawrinka al terzo turno del torneo californiano e ha parlato in vista dei prossimi appuntamenti: “Rispetto allo scorso anno sono migliorato in termini di sicurezza e di livello di gioco. Tutto sta accadendo molto velocemente. Ora sono numero 8 del mondo, ma ancora non sono soddisfatto: voglio di più, ma senza avere fretta“.

L’attuale numero 8 del mondo si è soffermato anche sul suo approccio ai match: “Il tennis è uno sport elettrizzante e non lo maschero quando gioco. Sono affamato di vittoria anche al primo e al secondo turno di un torneo, anche se in teoria non sei spinto al limite. Vado in campo come se stessi andando in guerra, voglio fare sempre il possibile per disarmare l’avversario“.

Rune ha le idee chiare su ciò che ancora gli manca per vincere uno Slam: “Per vincere un torneo del Grande Slam non mi manca il tennis, si tratta piuttosto di come sono in grado di gestire gli aspetti psicofisici. Sono due settimane molto lunghe: devi rilassarti quando hai tempo, ma anche restare sempre focalizzato“.

Foto: Lapresse

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