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Atletica, Alessandro Sibilio: “Questo è l’anno di Napoli, voglio farne parte. Voglio spaccare il mondo”
Alessandro Sibilio è uno dei grandi italiani dell’atletica leggera italiana, purtroppo fermo ai box dopo l’infortunio patito lo scorso anno. Il doppio finalista alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha svelato che debutterà il prossimo 24 maggio sui 400 ostacoli al Meeting di Savona. Il campano è stato protagonista nell’ultima puntata di AtleticaTalk sul canale federale: “Si dice che il 2023 sia l’anno di Napoli: spero anche io di farne parte. E di far rinascere questo sud, a volte messo un po’ in disparte e preso sottogamba. Quest’anno il Napoli ha fatto vedere che con il lavoro si possono raggiungere grandi obiettivi. Anche io voglio ottenere risultati importanti e magari festeggiare con loro. Sì, sono molto più di un tifoso. Ho già preso il biglietto per i quarti di Champions con il Milan…”.
L’azzurro delle Fiamme Gialle torna a parlare per raccontare la sua condizione fisica e quanto sia stato difficile, restare ai box per un’intera stagione dopo il fantastico 45.08 nei 400 di Nocera Inferiore e il guaio muscolare che l’ha tenuto fermo da fine giugno. “Vorrei gareggiare, vorrei spaccare il mondo per l’agonista che sono. Ma sono anche pronto mentalmente ad aspettare il mio momento. L’infortunio di Rieti è stato più grave del previsto, si è trattato di una lesione totale del retto femorale: stop completo di quasi 60 giorni. Mi è mancata troppo la maglia azzurra, ho dovuto saltare Monaco dove avrei potuto dire la mia, ma anche a Eugene avrei potuto essere protagonista perché non è stata una finale come quella di Tokyo. Guardo il lato positivo, l’aver imparato tante cose: la stagione scorsa mi ha messo davanti a cos’è lo sport e l’atletica, mi ha fatto maturare e diventare uomo. Abbiamo ricominciato senza rischiare di combinare guai più pesanti”.
Alessandro Sibilio ha proseguito: “Sono ancora giovane e c’è tutto il tempo per dimostrare quello che valgo.Questa deve essere una stagione di ripresa, prima di un grande 2024 con gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. Ecco perché il 9 giugno vorrei partecipare alla mia prima Diamond League, proprio a Parigi, per sfidare i più forti. Tra gli obiettivi c’è sicuramente la ‘Coppa Europa’ in Polonia a fine giugno. E se mi chiedete del record italiano di Fabrizio (Mori, ndr), beh, dico che è una persona e un atleta pazzesco, che ha fatto la storia: anche soltanto essere accostato a lui per il fatto di poter attaccare il suo 47.54 mi fa sentire onorato. L’anno scorso mi sarei potuto avvicinare in maniera sostanziosa al suo record, quest’anno spero di fare altrettanto, è certamente un obiettivo”.
Foto: Lapresse