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Atletica, Franco Bragagna: “Ceccarelli vale meno di 10″20, Sibilio da top5 al mondo. Aspetto Arese e Dester”

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Una voce e un parere autorevoli. Nell’ultima puntata di Sprint2U, su Sport2U (in collaborazione con OA Sport), condotta da Ferdinando Savarese, l’ospite è d’eccezione e si tratta di Franco Bragagna. Giornalista/telecronista di RaiSport che da diverso tempo ci accompagna nel racconto di vari discipline olimpiche, sia nel periodo estivo che in quello invernale. Nel caso specifico, il focus è stato sull’atletica leggera.

Parlando inizialmente da dove sia iniziato il tutto per Bragagna, in fatto di passione per la materia, l’analisi ha riguardato in primis quale atleta abbia colpito maggiormente l’attenzione, a livello mondiale, e il nome è stato quello dell’americano Ryan Crouser: “Ha stabilito il nuovo record mondiale di getto del peso in (23.38 metri), anche se le voci di un possibile annullamento del primato per questioni di pedana ci sono. Il mondo è nettamente alle sue spalle, anche se qualche volta le prende nei grandi appuntamenti. Fa però queste misure che ricordano il lancio del disco…“, il pensiero di Bragagna, in riferimento al record posto sotto la lente di ingrandimento per via di una pedana portatile, collocata sui tappetini di gomma, usata per evitare che la stessa potesse scivolare.

Addentrandoci in casa Italia, la sorpresa delle sorprese è stata quella dell’oro dei 60 metri negli Europei indoor di Samuele Ceccarelli davanti a Marcell Jacobs: “Un qualcosa di sensazionale. Ceccarelli ha compiuto dei miglioramenti incredibili, al cospetto di un Jacobs che ha corso forte, non pensando però che ci potesse essere uno proprio in Italia che potesse fare meglio di lui di tre centesimi. Ceccarelli sui 100 metri? Penso possa valere sotto i 10.20, poi si vedrà. Il ragazzo rende tanto su distanza breve, una scommessa che vedremo dove lo porterà. In ottica staffetta mi dicono che abbia dei limiti fisici nel correre in curva, staremo a vedere“.

A seguire una puntualizzazione su Jacobs e sulla sua mediaticità: “Parlare di Marcell porta al troppo per definizione. Avere in casa il campione olimpico dei 100 metri va un po’ ad adombrare tutto e io voglio fare comunque i complimenti a Filippo Tortu per essersi ritagliato un ruolo di primo livello in un contesto non semplice. Su Jacobs posso dire che a me è piaciuta più la versione dei Mondiali di Belgrado (indoor, ndr) dell’anno scorso che quella di Tokyo, come prestazione pura, ma è chiaro che la dimensione della stessa sia diversa“.

Con Bragagna si è approfondito anche il tema “Gimbo Tamberi-nuovo coach“: “Non possiamo addentrarci nel mondo dei due Tamberi, certo alla prima gara senza papà è arrivato il centro nella Finale della Diamond League. Ovviamente, quel riscontro non significa che il cambiamento abbia sortito tali effetti, ma evidentemente è una presa di coscienza di Gimbo che tante volte abbia dato per spacciato rispetto a infortuni e decisioni…E invece“.

Completando il discorso sugli atleti emergenti: “Sono ben impressionato da Larissa Iapichino che ha mostrato segnali di vitalità, dopo essere esplosa e tornata un po’ indietro. Mi aspetto tanto poi da Pietro Arese perché sono convinto che lui valga il record italiano dei 1500 metri; Dario Dester è un atleta di grande talento nel decathlon; Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli può diventare nel giro di poche stagioni tra i migliori cinque al mondo, a patto che non continui a infortunarsi. Forse Parigi 2024 arriva un po’ presto, ma chissà…“.

VIDEO INTERVISTA FRANCO BRAGAGNA 

Foto: FIDAL/Colombo

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