Tennis
ATP Barcellona, Jannik Sinner potrebbe ritrovare Musetti e Alcaraz. Il possibile tabellone
Jannik Sinner non si ferma. Dopo aver raggiunto le semifinali del Masters1000 di Montecarlo, il numero 8 del mondo prosegue nella sua marcia di avvicinamento negli altri grandi tornei su terra, Roland Garros in primis. L’azzurro è infatti al via dell’ATP 500 di Barcellona, dove è titolare della quarta testa di serie e dunque di un bye che lo manda direttamente al secondo turno.
Sul mattone tritato catalano potrebbe vivere un paio di déjà vu, affrontando avversari già incrociati nelle ultime settimane. Già al debutto: può esserci nuovamente Diego Schwartzman, dopo la non-partita di Montecarlo con l’argentino condizionato da un problema fisico. El Peque dovrà prima affrontare e battere il cinese Wu.
Anche il terzo quarto si preannuncerebbe abbordabile, poiché nessuno tra David Goffin, la wild card Feliciano Lopez e la sedicesima testa di serie Yoshihito Nishioka rappresenta un ostacolo davvero arduo. Ai quarti si potrebbe ripresentare il match con Lorenzo Musetti, numero 9 del seeding: il ragazzo di Carrara ha in Cameron Norrie l’avversario più insidioso nel suo spicchio di tabellone, ma sulla terra ha più margine di manovra rispetto al britannico. Potrebbe dunque arrivare un nuovo duello tutto italiano.
L’obiettivo può essere dunque la finale, dove si potrebbe incrociare Carlos Alcaraz. Quell’Alcaraz già affrontato due volte in stagione, in due semifinali diverse tra Indian Wells e Miami, con una vittoria per parte. ma prima ci sarebbe la semifinale anche a Barcellona. E in teoria, l’avversario sarebbe Stefanos Tsitsipas: il greco non è parso per nulla brillante nel Principato, ma se questa settimana gli è servita per sistemare i problemi, non sarà per nulla semplice affrontarlo.
ATP BARCELLONA 2023, IL POSSIBILE TABELLONE DI JANNIK SINNER
1° turno: bye
2° turno: Diego Schwartzman
3° turno: Yoshihito Nishioka
Quarti di finale: Lorenzo Musetti-Cameron Norrie
Semifinale: Stefanos Tsitsipas
Finale: Carlos Alcaraz
Foto: Photo LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI