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ATP Barcellona, Tartarini: “Musetti superiore a Tsitsipas da fondo, ma gli è mancato il pragmatismo”

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Lorenzo Musetti

Bicchiere mezzo pieno: è questo lo stato d’animo di Simone Tartarini, al termine della semifinale dell’ATP500 di Barcellona, persa da Lorenzo Musetti contro il n.5 del mondo, Stefanos Tsitsipas. Una partita lottata, vinta dal greco con il punteggio di 6-4 5-7 6-3, in cui il livello è stato alto e il carrarino ha dato seguito al periodo di “ripresa tennistica”.

Dopo i quarti di finale del Masters1000 di Montecarlo, con vittoria contro Novak Djokovic negli ottavi di finale, una semifinale di un torneo di prestigio come quello catalano sono un qualcosa da rimarcare. Di questo avviso è stato il tecnico del toscano ai nostri microfoni.

Tartarini, partiamo dalle impressioni della partita di oggi. Che cosa si può dire?

Tanti aspetti positivi, ho visto un Musetti propositivo che ha giocato giusto e si è mosso bene in campo, tenendo testa fisicamente a un tennista molto ben strutturato. Certo, alla fine il risultato è negativo, ci dispiace, ma è stato una sfida decisa su alcune sfumature e solo giocandole partite così si può apprendere per il futuro. La cosa che mi soddisfa maggiormente è che Lorenzo più gioca e più cresce di livello, dopo la tanta negatività del mese scorso“.

A suo avviso il suo tennis è stato migliore dell’esperienza nel Principato?

Assolutamente sì, l’ho visto bene, soprattutto come approccio emotivo alla partita. Non è un caso che alla fine del match Ferrer (direttore del torneo) e lo stesso Tsitsipas siano venuti a complimentarsi per il gran match disputato. Musetti ha fatto vedere alcune delle sue giocate speciali e la strada che sta percorrendo è quella giusta. Tutto fieno in cascina per quello che sarà“.

Fase di negatività dunque alle spalle?

Direi proprio di sì, si allena sempre meglio ed è convinto di quello che fa in campo. Sono confortato dalla partita di oggi, ovvio che mi dispiace per il risultato“.

Come si spiega la sconfitta contro Tsitsipas?

Ci troviamo al cospetto di un tennista forte, specialmente sulla terra, che ha saputo giocare al meglio i punti importanti, ben supportato dal servizio. Nella costruzione da fondo, a mio avviso, Lorenzo gli è stato superiore, ma non lo è stato altrettanto come pragmatismo visto che si è trovato più volte avanti di un break. Come detto, più si giocano questi match e più comprendi come vanno gestiti anche perché contro avversari di questo livello sono i dettagli a fare la differenza“.

Ieri ci aveva parlato di problemi all’avanbraccio, Lorenzo ha risentito di qualche fastidio?

No, nessun fastidio. Prima della partita, a scopo precauzionale, ha preso un antidolorifico, ma alla fine della partita si sentiva bene, per cui anche dal punto di vista fisico ci possiamo ritenere soddisfatti“.

E ora si pensa a Madrid?

Trascorreremo qualche giorno in Italia perché Lorenzo, essendo testa di serie, non giocherà subito. Abbiamo un po’ di tempo per ricaricare le pile. Di sicuro lui ci tiene a fare bene e soprattutto vuole arrivare al 100% a Roma e a Parigi“.

Foto: LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI – LivePhotoSport.it

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