Tennis

ATP Miami, Jannik Sinner: “Non stavo benissimo. Complimenti Medvedev, vedremo cosa farai sulla terra”

Pubblicato

il

Jannik Sinner è stato sconfitto da Daniil Medvedev nella Finale del Masters 1000 di Miami. Il tennista italiano, reduce dalla spettacolare semifinale contro Carlos Alcaraz, si è dovuto inchinare al cospetto del formidabile russo nell’atto conclusivo del torneo sul cemento statunitense. L’altoatesino ha cercato di tenere testa al vincitore degli US Open 2021 ed è stato in partita fino al 5-5 nel primo set, ma poi sulla lunga distanza ha accusato un po’ di stanchezza fisica derivante dalla maratona del turno precedente e non ha potuto nulla contro un avversario apparso più in forma.

Jannik Sinner inizierà la settimana da numero 9 al mondo, purtroppo non è riuscito a conquistare quella vittoria in Florida che gli avrebbe permesso di operare un triplo sorpasso nel ranking ATP e di issarsi in sesta posizione. L’azzurro, quarto nella Race verso le ATP Finals di Torino, torna in Europa dopo la semifinale degli Indian Wells e la finale di Miami: la crescita agonistica e tecnica è lampante. Ora inizierà la stagione sull’amata terra rossa verso il Roland Garros, secondo Slam di questa annata agonistica dove il 21enne punterà a ottenere un risultato degno di nota.

Jannik Sinner ha analizzato la propria prestazione in fase di premiazione: “Congratulazioni Medvedev per le ultime cinque finali, hai giocato un tennis incredibile, complimenti a te e al tuo team, ora incomincerà la stagione sulla terra battuta e vedremo come te la caverai lì: ti auguro il meglio. Grazie al mio team, questa mattina ci siamo svegliati che non eravamo al meglio, non ero al top, ma grazie per il sostegno“.

L’altoatesino ha poi proseguito: “Oggi purtroppo non ho potuto giocare al meglio, ma grazie a tutti voi e appuntamento al prossimo anno. Infine grazie a tutti quelli che rendono speciale questo torneo: due anni fa ho giocato la finale e non ho vinto, nemmeno quest’anno ce l’ho fatta. Spero in futuro di conquistare il trofeo più grosso“.

Foto: Lapresse

Exit mobile version