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Biathlon, Dorothea Wierer: “Faccio ancora un anno, ma non so se arrivo a Milano-Cortina 2026”

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Dorothea Wierer

Dorothea Wierer ha concluso da poche settimane la propria annata agonistica, in cui è riuscita a vincere due medaglie ai Mondiali (l’oro con la staffetta femminile e l’argento con la staffetta mista) e a trionfare in tre gare di Coppa del Mondo (la sprint di Anterselva, l’inseguimento e la mass start di Oestersund). La formidabile biathleta, vincitrice di due Sfere di Cristallo generali e tre volte sul podio alle Olimpiadi Invernali, ha annunciato che proseguirà la propria carriera per almeno un altro anno e dunque la rivedremo in gara anche nella prossima stagione.

Dorothea Wierer era presente a Brunico in occasione dell’ultima tappa del Tour of the Alps, corsa ciclistica vinta dal britannico Tao Geoghegan Hart al termine delle cinque frazioni che si sono snodate tra Trentino Alto Adige e Austria. La 33enne ha raccontato a Tina Ruggeri di InBici.net il proprio rapporto con il ciclismo: “Per noi è importantissimo come allenamento, noi facciamo tantissimi ore e chilometri in bicicletta. A me piace tantissimo la bicicletta da strada. Io mi diverto e poi quando vado in giro con i miei colleghi maschi è durissima, sto a ruota e sfrutto tutto quello che posso. Grazie al biathlon sono arrivata alla bici, perché la usiamo come strumento. Quando fai un po’ di chilometri e ti senti che la gamba gira è bellissimo“.

L’azzurra si è soffermata anche sulle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, lasciando dubbi sulla sua effettiva partecipazione alla rassegna a cinque cerchi che andrà in scena tra tre anni in Italia: “Per me il 2026 è lontano. Ho deciso che faccio ancora una stagione e poi vediamo. Si sa che nello sport di alto livello le cose possono andare bene come possono andare male, quindi devi sempre sperare di stare bene e che c’è la salute. Vediamo. Sicuramente sarà un evento spettacolare per tutti gli italiani che potranno fare una Olimpiade in casa, io non so ancora se ci sarà come atleta o come tifosa“.

Dorothea Wierer ha poi parlato ulteriormente dei Giochi:Ci sono investimenti molto importanti. I progetti sono per strutture che verranno utilizzate anche dopo e sarà un bel vantaggio per gli atleti più giovani rispetto ad altre Nazioni. È un’Olimpiade un po’ strana perché gli sport sono divisi tra più località, ma è giusto puntare su località dove magari c’è legame con determinate discipline: ad esempio Anterselva con il biathlon, il Trentino con il fondo e via dicendo“.

Foto: FISI/Pentaphoto

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