Canottaggio

Canottaggio, Memorial d’Aloja 2023: incetta di successi per l’Italia

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Si chiude il Memorial Paolo d’Aloja, arrivato alla trentasettesima edizione e che ha attraversato dei momenti assai complicati a causa della nebbia abbattutasi sul campo di gara di Piediluco, che ha posticipato alle 9.00 la partenza delle gare.

Singolo maschile che si chiude con Davide Mumolo e Riccardo Peretti che si piazzano al secondo e al terzo posto alle spalle del lituano Nemeravicius, che vince in 7.03.27. Vittoria invece per l’otto con Matteo Della Valle, Marco Di Costanzo, Davide Verità, Marco e Luca Vicino, Jacopo Frigerio, Paolo Covini, Vincenzo Abbagnale ed Enrico D’Aniello in 5.42.75.

Due senza maschile che trionfa come da pronostico: Matteo Lodo e Giuseppe Vicino resistono all’attacco di Olav Molenaar e Gert-jan Van Doorn e trionfano in 6.50.30, quinti Davide Comini e Giovanni Codato. Gara femminile senza gloria azzurra, che ottiene al massimo un quinto posto con Alice Codato ed Alajdi El Idrissi nella gara dominata dalle olandesi Clevering/Meester.

Due di coppia maschile che esulta con Luca Rambaldi e Matteo Sartori: partenza bruciante dei due, che tengono a distanza Daire Lynch e Philip Doyle e alzano le braccia al cielo in 6.30.79. Gara femminile dove ci si accontenta del sesto posto con Samantha Premerl e Susanna Pedrola, in una gara dominata da Roos De Jong e Laila Youssifou.

Quattro senza maschile con Alfondo Scalzone, Giovanni Abagnale, Leonardo Pietra Caprina e Alessandro Bonamoneta che difendono il terzo posto dagli altri azzurri Simone Mantegazza, Edoardo Caramaschi, Alessandro Timpanaro e Simone Fasoli, in una sfida dominata dall’Olanda. Clara Massaria, Nadine Amma Elizabeth Agyemang-Heard, Benedetta Pahor e Sofia Secoli ai piedi del podio nella gara femminile con il quarto posto a sette secondi dalla Romania nella gara vinta dall’Olanda.

Quattro di coppia maschile accarezza per un chilometro il colpaccio, ma Nicolò Carucci, Andrea Panizza, Luca Chiumento e Giacomo Gentili devono alzare bandiera bianca avanti allo strapotere olandese, che lima di oltre sette secondi il 6.10.52 azzurro. Nella gara femminile si resta a bocca asciutta: Veronica Bumbaca, Elisa Mondelli, Veronica Lisi e Valentina Iseppi chiudono al quarto posto, ma mai in gara per il successo delle olandesi.

Fra i pesi leggeri, finale singola che vede Matteo Tonelli strappare il terzo posto. Troppo forte il belga Vyvey Tibo, che domina in 7.28.80, ma Tonelli rimonta su Matteo Mulas, che era partito all’arrembaggio per stare dietro al vincitore e che alla fine si accontenta del quarto posto. Nella gara femminile vinta dalla greca GkoGkou Paola Piazzolla è quarta, ma lontanissima dal podio.

Stefania Buttignon e Silvia Crosio (7.20.94) vincono una gara tiratissima nel due di coppia, riuscendo a tenere a bada le greche Kontou  e Fitsiou che nel finale perdono anche ritmo, rischiando il sorpasso di Valentina Rodini e Federica Cesarini che però rimangono dietro di sei decimi (7.22.73). Nella gara maschile è apoteosi azzurra son Stefano Oppo e Gabriel Soares (6.31.48) che vincono avanti a Niels Alexander Torre e Pietro Willy Ruta.

Passando alle U19, Marco Selva è il migliore del singolare maschile: l’azzurro conduce sin dalle prime pagaiate e arriva da solo al traguardo in 7.28.20, battendo il portoghese Diogo Goncalves ed il rumeno Emil-Gabriel Sicean, lontani gli altri azzurri con Andrea Lucchinelli quinto. Anche Aurora Spirito strappa il successo nella controparte femminile, con la tunisina Hela che prova a tenere botta per i primi 1000 metri ma non riesce a tenere il ritmo dell’italiana, vittoriosa in 8.26.28.

Successo nel due di coppia con Giorgia Gregorutti e Melissa Schincariol, che tengono alle loro spalle Gavriela Lioliou e Sofia Dalidou grazie al tempo di 7.34.44, terze invece Beatrice Ravini Perelli e Noemi de Vincenzi. Stesso risultato anche nella gara maschile: Josef Giorgio Marvucic e Maichol Brambilla trionfano in 6.49.10, terzi Sebastiano Renzi e Maximilian Riboni.

Due senza U19 che vede l’Italia strappare un terzo posto assoluto con Marta e Giulia Orefice. Le due coppie rumene Gradinaciuc/Dinu e Ifteni/Boldea fanno gara a sé, ma le azzurre non hanno problemi a difendere il gradino più basso del podio. Vittoria invece nella controparte maschile con Guglielmo Melegari e Francesco Garruccio, che si salvano al fotofinish dal ritorno dei rumeni Cozminciuc/Tasca e dei greci Kostoulas/Koutras: gli azzurri vincono in 7.00.48, ma fra i tre equipaggi ci cono solo 66 centesimi.

Foto: Federcanottaggio

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