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Ciclismo: Busatto, Buratti e De Pretto. Tenui raggi di luce per un’Italia che cerca volti nuovi

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Non è il miglior momento per il ciclismo su strada italiano. Il Bel Paese si affida a pochi uomini sia per le classiche che, ancor di più, per i Grandi Giri. Un vuoto generazionale, con l’obiettivo di assestare la situazione con le new entry dei prossimi anni. In queste settimane sono arrivati tenui raggi di luce in chiave azzurra.

Ieri il primo successo nella storia di un italiano nella Liegi-Bastogne-Liegi under 23: a gioire Francesco Busatto (Circus – ReUz – Technord). Per il classe 2002 la gioia è doppia, all’indomani della vittoria è infatti arrivata la promozione in prima squadra in vista del 2024, lui che ha già corso con la Intermarché – Circus – Wanty, cogliendo già discreti risultati.

Sul podio anche Davide De Pretto, terzo. Altro ventenne (a breve ventuno): l’anno scorso aveva colto la medaglia di bronzo agli Europei under 23, mentre in questa stagione due top-3 tra Trofeo Piva e Giro del Belvedere.

Esordio in una World Tour anticipato anche per Nicolò Buratti: dopo una bellissima seconda piazza nella Gand-Wevelgem junior la Bahrain-Victorious ha deciso di affidarsi a lui sin da quest’anno, portandolo in squadra al Tour of the Alps.

Occhio anche ad un giovanissimo: il classe 2004 Dario Igor Belletta che corre per la squadra forse più forte a livello giovanile, la Jumbo-Visma Development Team. Per lui ieri è arrivato un risultato di lusso: settima piazza al Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria, una corsa di categoria 1.1, dunque con anche squadre World Tour al via.

Photo LiveMedia/Luca Tedeschi

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