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Ciclismo, Juan Ayuso: “Ho ancora un po’ di dolore, ma mi sento bene. Sono stati mesi complicati”

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Inizierà oggi la nuova stagione di Juan Ayuso. Lo spagnolo classe 2002, che l’anno scorso si era messo in grande mostra con un’ottima Vuelta a España (chiusa al terzo posto) prima di infortunarsi, sarà infatti al via del prologo del Giro di Romandia 2023, corsa a tappe svizzera di livello WorldTour.

“Mi sento bene, ma ho ancora un po’ di dolore – ha affermato Ayuso davanti ai microfoni di Marca -. I medici comunque mi hanno detto che non ci sono rischi nel provare a gareggiare. Quindi, con calma, proverò a vedere come andrò in corsa e come andranno le cose giorno dopo giorno. Sono stati mesi difficili, soprattutto per via dell’incertezza. Ci è voluto tanto tempo per ottenere una diagnosi e ancora adesso non c’è la certezza assoluta del problema che ho avuto. Ho fatto tantissimi test e andavano sempre tutti bene. È una cosa dura da sopportare: ti dicono che va tutto bene, ma intanto non potevo allenarmi da quanto dolore sentivo”.

Il corridore iberico ha poi spiegato più approfonditamente il suo infortunio: “Non posso metterci la mano sul fuoco, ma dovrebbe essere una nevralgia, quindi una infiammazione che ha coinvolto nel mio caso il nervo surale (nel polpaccio, ndr). È girata la notizia che avessi una tendinite, perché effettivamente mi faceva male il tendine d’Achille, ma dal punto di vista organico il tendine era a posto. Di certo è stato un infortunio complicato: appena salivo in bici avevo male, ma poi capitava che, dopo 2-3 ore di allenamento, il dolore sparisse. Ci sono stati giorni in cui stavo davvero male e altri in cui quasi non mi accorgevo del dolore”.

Il rientro in gara è sicuramente un tassello importante verso il recupero definitivo: “Essere al Giro di Romandia è un grande passo avanti. Un mese fa ancora non andavo in bicicletta; adesso, anche se non sono in grande condizione, posso dire di essere pronto per gareggiare. Ma sto ancora cercando soluzioni, perché il dolore non è scomparso del tutto”.

Il nativo di Barcellona ha poi spiegato quanto sia stato importante per lui il trattamento di radiofrequenza: “Ha funzionato molto bene e da quel momento (circa 5 settimane fa – ndr) ho ripreso ad andare in bici. I dottori ritengono che devo proseguire su questa strada e che, una volta che il nervo sarà guarito del tutto, non correrò il rischio di ricadute. E in caso il dolore ritorni, almeno saprò cosa fare: ho passato due mesi a dare di matto… Adesso posso guardare al futuro”. 

Ayuso ha concluso parlando del suo programma: “Dopo il Romandia ho già una serie di gare pianificate, in modo da prepararmi bene per la Vuelta. Se esco bene dal Romandia, il numero di gare aumenterà, altrimenti vedremo. In questo momento tutto è da definire e non oso fare programmi”.

Foto: LaPresse

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