Ciclismo
Ciclismo, Marino Amadori: “Niccolò Buratti può diventare un riferimento. La Jumbo ha alzato il livello tra gli U23”
Nuovo appuntamento con Bike2U, il programma a cura di Sport2U in collaborazione con OA Sport dedicato al mondo della velocità sulle due ruote. Ospite di Gian Luca Giardini è Marino Amadori, commissario tecnico della Nazionale maschile under 23 di ciclismo.
Di recente un cambio di rotta, con le varie compagini più importanti a livello professionistico che hanno iniziato a creare delle squadre satellite per cercare una sorta di vivaio utile per il futuro: “Penso che sia un discorso che è iniziato in questi anni. Queste squadre giovanili che hanno fatto le squadre World Tour dove hanno inserito corridori di un certo livello, andando un po’ a pescare in tutte le nazioni. É successo anche in Italia, ci sono ragazzi juniores che sono passati in queste squadre. Hanno un’attività e una programmazione non indifferente: un programma di gare fino a fine stagione, con i loro appuntamenti, con tutti i lavori che devono fare per arrivare preparati. Sono ben attrezzate come materiali e organizzazioni. La Jumbo in Italia ha vinto sia sabato che domenica. Hanno fatto veramente l’enplein. Chi era a vedere le corse ha visto addirittura una World Tour in miniatura. Il livello si è alzato”.
Sui ragazzi italiani impegnati di recente: “Bisogna sempre guardare il lotto dei partenti. Delle tre gare internazionali dell’ultima settimana il Trofeo Piva era quella che aveva meno qualità alla partenza, ma in ogni caso abbiamo fatto bene, con un podio tutto italiano. De Pretto l’anno scorso ha fatto podio all’Europeo, dimostrando a livello internazionale che c’è. Anche al Belvedere ha fatto una grande gara, si è trovato davanti con tre della Jumbo, è andato fortissimo. A noi manca qualcosina che a livello internazionale queste squadre hanno”.
Al Giro del Belvedere super Jumbo: “Gli azzurri hanno fatto delle belle prestazioni. Ma quando trovi queste squadre così preparate anche negli under 23 il livello è costretto ad alzarsi”.
Il ciclismo è completamente cambiato: “I corridori ex under 23 che iniziano a passare professionisti partono subito forte. Ad esempio Fisher-Black, neozelandese della UAE Emirates, che ha vinto la prima tappa del Giro di Sicilia. Stesso discorso per i vari francesi della Groupama, dominanti in categoria nella passata stagione e già protagonisti tra i pro. Anche in Italia non possiamo lamentarci, Niccolò Buratti ha un contratto per il 2024 con la Bahrain-Victorious, ma gli hanno anticipato il debutto perché hanno notato le sue doti portandolo alla Freccia del Brabante”.
Tornando alla Jumbo: “Tijmen Graat e Johannes Staune-Mittet sono i ragazzi più interessanti al momento e possono fare grandi risultati tra Tour de l’Avenir e Giro d’Italia. In generale la squadra è organizzata al meglio, ha un organico eccezionale. Anche noi abbiamo due azzurri nelle loro fila, Pietro Mattio e Dario Igor Belletta, ho parlato con il loro direttore sportivo ed è molto contento delle loro prestazioni”.
Le prospettive della Nazionale italiana: “Per la Liegi vado agguerrito: porto il podio del Piva (Villa, De Pretto e Martinelli), poi Mosca, Pinarello e Fede. La Federazione ha aperto al pescare nelle varie World Tour. Ad esempio con Buratti abbiamo già un progetto e la Bahrain appare d’accordo. Lui può essere una pedina fondamentale, un ragazzo di riferimento”.
L’INTERVISTA VIDEO A MARINO AMADORI
Photo LiveMedia/Antonino Caldarella