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Come sta giocando il Benfica in campionato? Chi sono i migliori giocatori

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Ventisette partite giocate, 68 gol fatti e appena 16 subiti. Il Benfica in campionato vola. Letteralmente. La squadra di Roger Schmidt è prima con sette lunghezze di vantaggio sul Porto, a quota 71 punti. Ha vinto 23 volte a fronte di due pareggi e due sconfitte: solo il Braga e i “Dragoni” di Conceiçao hanno messo ko la capolista in questa stagione. Ed è successo nell’ultimo turno, disputato sabato alla vigilia di Pasqua. Un 2-1 subito in rimonta, dopo il vantaggio iniziale realizzato dal solito Gonçalo Ramos.

Forse la tensione per l’andata dei quarti di Champions League ha giocato un brutto scherzo a Joao Mario e compagni. Ma l’Inter, che questa sera affronta il Benfica a Lisbona (ore 21), non può comunque dormire sonni tranquilli: nemmeno il PSG di Messi e Mbappè è riuscito a superare i lusitani quest’anno. Le due sfide andate in scena nel girone eliminatorio si sono chiuse con due pareggi per 1-1. Mentre la Juventus si è dovuta leccare le ferite sia all’andata che al ritorno, battuta in entrambe le occasioni (1-2 all’Allianz Stadium, 4-3 al Da Luz di Lisbona). Ma chi sono le “stelle” del Benfica targato Schmidt? Scopriamolo insieme.

Difesa alta, Grimaldo che spinge

Il tedesco Schmidt è uno dei massimi interpreti del “gegenpressing”. Le sue squadre, da sempre, amano conquistare palla vicino alla porta e andare al tiro in pochi secondi. Un sistema di gioco che va in difficoltà quando l’avversario riesce a eludere la prima linea di pressione, costringendo la difesa a scappare all’indietro. Per evitare che ciò accada la coppia centrale composta da Antonio Silva e Nicolas Otamendi è sempre molto aggressiva e attenta alle marcature preventive. Il giovanissimo portoghese, classe 2003, e il campione del mondo argentino lo fanno alla grande e sono due giocatori chiave per il calcio di Schmidt. Ed è per questo che l’Inter dovrà cercare di sfruttare al meglio l’assenza di Otamendi, fuori per squalifica, che verrà sostituito da uno tra Verissimo e Morato.

Sulle fasce l’uomo in più è Alejandro Grimaldo. Lo spagnolo, 27 anni, macina chilometri sull’out mancino partendo dalla difesa. E’ lui il terzino di spinta del 4-2-3-1 di Schmidt, con Alexander Bah che agisce più guardingo sull’esterno opposto per garantire equilibrio. Il danese però è infortunato e non ci sarà. Al suo posto giocherà Gilberto, già visto in Italia con le maglie di Fiorentina e Verona, per comporre la consueta linea a 4 davanti al portiere Vlachodimos.

Sono già 13 gli assist stagionali di Grimaldo, autore anche di 5 reti tra tutte le competizioni, una delle frecce più pericolose nella faretra di questo Benfica. Dai suoi piedi partono infatti la maggior parte delle azioni dei lusitani. Insomma, lo spagnolo è un centrocampista aggiunto in fase di costruzione e un attaccante in più quando si tratta di rifinire o concludere. Bloccarlo o limitarlo sarà determinante per l’Inter.

Rafa Silva, Neres e la rinascita dell’ex

Ma è da centrocampo in su che il Benfica fa davvero paura. I due giocatori di maggior estro e qualità della rosa sono David NeresRafa Silva. Il brasiliano ex Ajax ha messo a referto 7 assist e 9 gol in stagione, tre dei quali in Champions League. Il portoghese non è stato da meno con 11 reti e 6 assist, dando il suo meglio in Europa, dove ha realizzato la bellezza di 5 gol illuminando spesso la scena. Abilissimo nel dribbling, è dotato di un’ottima visione di gioco e sa far girare la squadra come pochi. Dai suoi piedi e dai suoi movimenti senza palla passano le fortune offensive del Benfica. Il Bruges, strapazzato agli ottavi, ne sa qualcosa.

In mezzo al campo gli altri due uomini chiave sono Florentino e Joao Mario. Sì, proprio lui, l’ex centrocampista (poco rimpianto) dell’Inter. I numeri della sua stagione sono incredibili: 17 gol e 6 assist in campionato, 6 reti e 2 assist in Champions. Meglio di una punta, anche se agisce da trequartista o da esterno a seconda dei casi, svariando sul fronte offensivo insieme a Neres e Rafa Silva. Il giovane mediano portoghese, classe 1999, gioca invece davanti alla difesa unendo fisicità e palleggio. Alto 184 cm, ha fatto tutto la trafila delle Nazionali lusitane fin dall’Under 15. Non a caso è un titolarissimo di Schmidt, che non rinuncia mai a lui.

Al fianco di Florentino troveremo uno tra il portoghese Chiquinho e il norvegese Fredrik Aursnes, chiamati a comporre la cerniera di centrocampo davanti alla difesa, mentre in attacco Gonçalo Ramos sarà l’unica punta. Il centravanti lusitano, classe 2001, si sta consacrando al grande pubblico a suon di prestazioni e gol (sono già 20 in stagione, 17 in campionato e 3 in Europa, conditi da 9 assist). E dopo l’exploit al Mondiale in Qatar, con la tripletta negli ottavi alla Svizzera, vorrà cercare di ripetersi contro l’Inter. La difesa nerazzurra è avvisata.

Foto: Lapresse

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