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“Dobbiamo essere più bravi nell’indirizzare gli episodi”, le parole di Inzaghi dopo Inter-Monza

Il tecnico nerazzurro analizza la partita persa contro il Monza, cercando di trovare spiegazioni nella grande differenza con l’Inter europea.

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Simone Inzaghi prima della partita con il Monza (©LaPresse)

Un Simone Inzaghi dispiaciuto e contrariato per l’andamento del match si è fermato ai microfoni di DAZN, parlando della partita persa contro il Monza:A parere mio ci siamo innervositi”, esordisce il tecnico nerazzurro, “la squadra vuole una vittoria che in campionato non viene. Abbiamo concesso ripartenze e ci siamo troppo agitati, mentre una squadra matura deve rimanere in equilibrio sempre”.
E poi, per la ormai assurda difficoltà di andare in gol nonostante le tante occasioni create, Inzaghi ha sottolineato come: “ci vuole più determinazione e più cattiveria, dobbiamo essere più bravi nell’indirizzare gli episodi”.

Sempre amareggiato, tiene ancora a dire: “Abbiamo rallentato il nostro percorso e questo è brutto, perché dopo Lisbona questa partita è stata preparata molto molto bene e io mi sentivo molto tranquillo. Invece è arrivata una sconfitta ed è molto pesante”.

Il tema ovvio è la grande differenza tra l’Inter di Coppa e quello di campionato: “Le partite sono preparate tutte nel modo giusto”, dice Inzaghi, “la squadra lavora nel modo giusto sempre. Ci sono poi partite che vinci 2-0 e altre in cui non riesci a segnare, ma non c’è una spiegazione precisa”.

Alla domanda sulla squadra schierata, con alcuni uomini di spessore fuori per non affaticarli troppo in vista del ritorno con il Benfica, Inzaghi ha detto: “Ho cercato di cambiare qualcosa, avevo D’Ambrosio non al massimo altrimenti sarebbe partito titolare anche lui. Poi non ho voluto stravolgere troppo, ma purtroppo stasera è stata la fotocopia di Salerno, ripeto che dobbiamo incidere di più sull’episodio perché è quello che determina la gara”.

Sull’attacco così asfittico, chiude: “Abbiamo fatto sedici mesi con migliore attacco d’Italia, oggi nel 2023 abbiamo difficoltà oggettive che riguardano gli attaccanti e non solo. Dobbiamo solo continuare a lavorare, convinti di quello che facciamo, anche se per adesso non basta”.

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