Formula 1

F1, come sta Michael Schumacher e cosa sappiamo? Tra novità e dichiarazioni recenti

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Sono trascorsi più di nove anni dal terribile incidente sulla neve in cui rimase coinvolto Michael Schumacher: era il 29 dicembre 2013 quando il tedesco cadde durante una sciata e da quel giorno la sua vita è cambiata per sempre. L’incidente ha provocato importanti conseguenze fisiche al ribattezzato Kaiser, in tutto questo tempo si sono susseguite indiscrezioni sul suo stato di salute, ma poche notizie sono state ufficialmente diffuse dalla famiglia.

Dopo la caduta, il sette volte Campione del Mondo F1 rimase in coma per circa sei mesi presso l’Ospedale di Grenoble, poi venne trasferito a Losanna per proseguire la riabilitazione come confermarono la stessa famiglia e i portavoce delle due cliniche. A inizio settembre del 2019 venne trasferito in un ospedale di Parigi per delle cure top secret. L’ex pilota della Ferrari si sarebbe sottoposto a una terapia a base di iniezioni di cellule staminali presso il Georges Pompidou della capitale francese.

La famiglia del 54enne ha sempre voluto mantenere grande riservatezza riguardo alle condizioni dell’ex pilota della Ferrari. La moglie Corinna interviene molto poco in pubblico e nel corso di un documentario uscito su Netflix nel 2021 aveva affermato: “Non ho mai dato la colpa a Dio per quello che è successo quel giorno. Michael mi manca ogni singolo giorno, manca a tutti. È ancora qui, è diverso, ma ci dona tutta la sua forza“. Suo figlio Mick, attuale terzo pilota della Mercedes dopo un’esperienza da titolare in F1 con la Haas, aveva detto che vorrebbe parlare di sorpassi e frenate con il padre.

Jean Todt, ex team principal di Ferrari, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera pochi giorni fa: “Lasciamolo tranquillo, rispettiamo la volontà di privacy di Corinna e dei figli, sappiamo che quell’incidente ha avuto delle conseguenze. Chi dice che sa qualcosa, non sa niente. Vado sempre a trovarlo. Lui e la sua famiglia sono la mia famiglia“. Jean Todt si riferisce probabilmente alle recenti affermazioni dell’ex pilota Eddie Jordan. Il 74enne aveva infatti dichiarato al sito OLBG: “Il motivo per cui mi sento molto vicino a Mick Schumacher è perché non è facile sapere che tuo padre non può più far parte della famiglia: lui è lì ma non c’è“.

Foto: Lapresse

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