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Formula 1
F1, Fabio Tavelli: “Una buffonata finire dietro la Safety Car. La Red Bull può dominare a lungo”
Del terzo appuntamento stagionale della Formula 1 a Melbourne non si ricorderà chi, alla fine, è salito sul podio. Piuttosto, resterà bene impresso nella mente dei tifosi e degli appassionati, tutto quel complesso groviglio di decisioni che hanno condizionato una domenica apparentemente… tranquilla.
Nell’ultima puntata di Motor2U, l’approfondimento dedicato al mondo del Motorsport a cura di Sport2U in collaborazione con OA Sport, il giornalista di Sky Sport Fabio Tavelli ha espresso la sua opinione in merito ai fatti che hanno caratterizzato il Gran Premio d’Australia, partendo dal “caso” delle bandiere rosse: “Le procedure sono fatte per essere rispettate. La bandiera rossa è una clamorosa eccezione, nel momento in cui ci sono tre bandiere rosse in una stessa gara capisci che non è più un’eccezione. La Safety Car, invece, è la negazione dello sport. Sterilizza una gara, ma non è come una Virtual dove teoricamente le posizioni restano uguali, offrendo a chi sta dietro delle possibilità e opportunità non meritate. Ripartire dalla griglia di partenza è un’opportunità in più per chi sta dietro, e con gomma nuova scatena voglie non saziabili“.
“La cosa più sensata da fare – continua Tavelli – è trovare un limitatore per quando c’è la Safety, ovvero impedire che qualcuno possa trarre vantaggio in quella condizione e che possa ricongiungersi a chi aveva un vantaggio notevole; la seconda cosa è l’esibizione della bandiera rossa: deve essere contestuale all’annuncio della Safety Car, perché Sainz e Russell hanno avuto una gara compromessa. Queste cose devono entrare nell’agenda della FIA, e essere oggetto di rivalutazione. L’incidente di Albon? Si poteva ripulire la pista senza bandiera rossa, gli steward spesso sbandierano senza intervenire, si devono svegliare. Far ripartire le macchine dopo l’ultima bandiera rossa e farle chiudere dietro la Safety Car è stata una buffonata che mi ha fatto ricordare Spa 2021, che dato comunque dei punti a Verstappen: difficile fare peggio”.
Tra gli altri punti di riflessione, l’inevitabile constatazione della supremazia Red Bull nei confronti delle altre squadre. Siamo solo ad inizio stagione, è vero, ma Imola è la tappa in calendario al momento più attesa, per svariati motivi: la gara che inaugura i Gran Premi europei sarà teatro di aggiornamenti sulle monoposto, in primis Mercedes e Ferrari, che devono cercare di dare uno scossone a questo inizio complicato: “Ci sono solide speranze che la Red Bull scenda un po’ mentre gli altri salgono. Da Imola avremo le idee più chiare: dietro ci sarà un miglioramento generalizzato, grazie anche alla conoscenza di certi tracciati e al fatto che, ad un certo punto, chi saldamente occupa certe posizioni arriverà ad un momento in cui inizierà a concentrarsi sulla stagione successiva. Ciò preoccupa perché c’è il rischio che Red Bull continui a dominare per ancora molto tempo…“.
Ora, la pausa fino a fine aprile sarà necessaria per vari aspetti: per Wittich, per i piloti, per Ferrari, per tutti. Per riprendersi e riprendere in mano una stagione in cui, almeno ad oggi, pare ci siano due campionati paralleli, di cui in uno composto da un solo partecipante, mentre nell’altro Aston Martin è la vera rivelazione di questo 2023. Nell’attesa di vedere cosa ci attenderà a Baku, vi proponiamo di seguito la video intervista integrale.
LA VIDEO INTERVISTA A FABIO TAVELLI
Foto: LaPresse f1-carlos