Formula 1
F1, investigazione FIA per l’invasione di pista nel finale del GP d’Australia. Uno spettatore ferito dai detriti della Haas
Sta facendo e farà tanto discutere la parte conclusiva del Gran Premio d’Australia 2023, terzo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno, caratterizzato da tanti episodi controversi che hanno coinvolto più o meno direttamente anche il comitato organizzatore dell’evento ad Albert Park. Andrew Westacott, amministratore delegato dell’Australian Grand Prix Corporation, ne ha parlato con i media lunedì mattina in quel di Melbourne.
Uno dei problemi di sicurezza emersi è stato un tifoso colpito dai detriti in fibra di carbonio provenienti dalla Haas di Kevin Magnussen dopo l’impatto con le barriere all’esterno di curva 2: “Per una coincidenza c’era uno dei nostri ingegneri che ha visto l’accaduto e, stando alle testimonianze, sembra che i detriti in fibra di carbonio del mozzo della ruota abbiano volato per circa 20 metri in aria, si siano alzati, siano atterrati e abbiano lacerato il braccio di un signore“.
Fortunatamente il tifoso non ha riportato ferite gravi: “Il nostro personale era al corrente dell’incidente. Sembra che si sia trattato di un caso isolato, perché non è detto che queste recinzioni vadano a 20 metri d’altezza. Le barriere hanno un’altezza costante in tutto il mondo. Siamo in regola con le norme FIA, ma come in ogni cosa nel motorsport, alla fine dell’evento si fanno dei debriefing per vedere cosa si può fare per migliorare. Spero che il ragazzo stia bene. Questo ci ricorda che la sicurezza è fondamentale quando si tratta di Formula 1“.
Parallelamente, si è aperta un’investigazione della FIA per un’invasione di pista mentre le macchine stavano rientrando ai box dopo la fine del GP: “Come gli appassionati sapranno, c’è una parte del Gran Premio in cui c’è un accesso controllato al circuito dopo la gara. Lo vediamo a Monza, lo vediamo qui e in molti altri eventi in tutto il mondo“.
“Purtroppo, un paio di centinaia di metri dopo la linea del traguardo, un paio di centinaia di metri prima della curva 1, c’è stato un ingresso incontrollato di persone e avventori sui bordi dell’erba e un paio di persone sono finite sull’asfalto. Io, il mio direttore generale delle operazioni ed altri abbiamo incontrato la FIA ed i commissari sportivi ieri sera. I commissari giustamente condurranno un’indagine sulle cause dell’accaduto”, spiega Westacott.
“Lavoriamo ogni anno per consentire ai tifosi di accedere alla pista al termine della gara dopo il passaggio delle vetture. Questa è stata chiaramente una violazione di quello che è un protocollo molto solido, un protocollo che è stato sviluppato e migliorato ogni anno. Un protocollo che viene applicato insieme ai funzionari di Motorsport Australia, a chi si occupa della sicurezza ed alla polizia di Victoria, e che non solo viene applicato a tavolino, ma viene anche simulato in pista per verificarne il funzionamento. Qualcosa non è andato per il verso giusto e l’indagine è già iniziata“, prosegue il numero uno dell’ente promotore del GP.
Sui possibili provvedimenti della FIA: “Spero che non ci sia un divieto e non credo che ci sia bisogno di un divieto. Ma è chiaro che ci sono linee di protezione primarie, secondarie e terziarie, che sono le infrastrutture fisiche. Poi ci sono gli individui che possono occuparsi di queste aree. Penso che con la combinazione di infrastrutture e piani modificati e rivisti, che dobbiamo sempre fare, l’anno prossimo possa accadere e possa accadere in modo appropriato. Ma è chiaro che quello che è successo non è una buona situazione“.
Foto: Lapresse