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Formula 1

F1, torna la Sprint Race come in MotoGP! Ma sono molto diverse: analogie, differenze e regolamenti

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In cerca di spettacolo. In F1 i cambiamenti di regolamento sono all’ordine del giorno e i motivi sono essenzialmente quelli di creare più incertezza in un contesto nel quale la Red Bull ha dimostrato una netta superiorità. Un tentativo di scompaginare le carte? Decisamente sì.

E’ per questo che la F1 Commission e la FIA hanno formalizzato un nuovo format dei weekend con la Sprint Race presente. Una modifica che nei fatti introduce una seconda sessione di qualifiche e riguarderà i sei appuntamenti in calendario con la corsa “veloce” nel fine-settimana. Un cambiamento che riguarderà l’imminente appuntamento a Baku (Azerbaijan), dal 28 al 30 aprile, oltre ai round in Austria, Belgio, Qatar, USA (Austin, non Las Vegas) e in Brasile.

COME SI SVILUPPERÀ IL FINE-SETTIMANA IN F1?

Venerdì – Prove Libere 1 e Qualifiche, che determineranno la griglia di partenza del GP
Sabato – Sprint Shootout (definirà la griglia della Sprint Race) e Sprint Race
Domenica – GP

Da precisare che le qualifiche del sabato si chiameranno Sprint Shootout e, rispetto a quelle del venerdì, avranno una durata inferiore dal momento che Q1, Q2 e Q3 saranno rispettivamente di 12, 10 e 8 minuti, con un’interruzione di 7 minuti tra uno stint e l’altro.

ANALOGIE CON LA MOTOGP

Sprint Race che, come si sa, è presente anche in MotoGP, ma l’analogia vera e propria è che la corsa “veloce” si tenga il sabato del fine-settimana, ma per il resto ci sono tutta una serie di differenze sostanziali su quante ne sono previste in una stagione, sullo sviluppo del fine-settimana e sui punti che attribuisce.

DIFFERENZE CON LA MOTOGP

La prima differenza rispetto alla F1 è che la Gara Sprint della MotoGP sarà presente in tutti i GP, disputandosi il sabato pomeriggio come ultimo appuntamento della giornata. La seconda diversità riguarda come è strutturato il weekend. Come detto, nella massima categoria dell’automobilismo ci sono due sessioni di qualifiche che definiranno la griglia di partenza della gara domenicale e della Sprint Race; nella top-class delle due ruote la sessione di qualifiche è solo una e varrà sia per la gara “veloce” che per quella “classica”.

In MotoGP, infatti, il venerdì viene dedicato alle due sessioni di prove libere (P1 e P2), le quali porteranno a una classifica combinata tale da qualificare i migliori dieci alla Q2 delle qualifiche, mentre alla Q1 vi sarà il resto dei centauri. In questo modo, le P3, previste il sabato mattina, avranno esclusivamente valenza per testare gli assetti delle moto, e precederanno il time-attack che, come detto, definirà la griglia sia della Sprint Race che del GP.

Altro elemento discontinuo è legato alla lunghezza della Sprint Race rispetto alla corsa domenicale: nella massima cilindrata la corsa “veloce” ha la metà dei giri del GP, mentre in F1 il sabato si copre una distanza di circa 100 km e la domenica circa 300 km.

L’ultimo aspetto, ma non certo meno importante, è legato ai punti mondiali. In F1 il sistema di punteggio è il seguente: 8 punti al primo classificato, 7 al secondo, 6 al terzo, 5 al quarto, 4 al quinto, 3 al sesto, 2 al settimo, 1 all’ottavo; in MotoGP la sequenza è diversa: 12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto, 5 al quinto, 4 al sesto, 3 al settimo, 2 all’ottavo, 1 al nono.

Foto: Xavi Bonilla/LPS

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