Formula 1

F1, tre bandiere rosse nel GP d’Australia: cosa è successo in una gara caotica

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Max Verstappen ha vinto il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, precedendo Lewis Hamilton. Questa è, sostanzialmente, l’unica certezza che ci rimane dalla gara disputata sul tracciato dell’Albert Park di Melbourne. Per il resto la corsa “down under” si potrebbe riassumere con il termine “caos”. È successo letteralmente di tutto, e la direzione gara (per l’ennesima volta) non è certo esente da critiche su come sono stati gestiti i momenti più caldi. Andiamo a ripercorrere quanto accaduto.

Abbiamo vissuto diverse Safety Car, tra le quali una particolarmente peculiare per far tagliare il traguardo alle vetture, una Virtual Safety Car, incidenti assortiti, errori (anche uno di Max Verstappen in curva 12) e, soprattutto, ben 3 bandiere rosse. Una eventualità che, solitamente, si manifesta per qualcosa di particolarmente grave ma che, nella domenica di Melbourne, è diventata la norma.

BANDIERA ROSSA N°1

Dopo la prima ripartenza dalla Safety Car la gara sembra svilupparsi senza particolari problemi. Alexander Albon, che stava disputando una corsa davvero interessante, perde completamente la sua Williams all’ingresso della chicane 6-7 andando a stamparsi contro le protezioni e rimanendo poi in traiettoria, con Nico Hulkenberg che lo evita davvero per un soffio. Una situazione che, solitamente, viene gestita con una Safety Car, ma questa volta la direzione gara opta per la bandiera rossa per “ripulire il punto dell’impatto”. Una scelta non semplice da capire e che, di conseguenza, ha rovinato la gara di chi era già rientrato ai box.

F1, Max Verstappen vince un GP d’Australia nel quale succede di tutto, le Ferrari chiudono a mani vuote

BANDIERA ROSSA N°2

Dopo una fase iniziale “elettrica” la gara australiana sembrava essersi incanalata verso un finale scontato con Max Verstappen in controllo assoluto. Kevin Magnussen, invece, ha scombinato tutte le carte in tavola. Il danese, infatti, forse per un problema tecnico, finisce a muro in uscita di curva 2 e perde una gomma. Gomma che rimane in piena traiettoria e, nuovamente, viene sventolata la bandiera rossa. Eravamo al giro 55 dei 58 previsti per cui, rientrando ai box, si sarebbe vissuto un finale di gara su due sole tornate dopo la ripartenza.

BANDIERA ROSSA N°3

Come ampiamente prevedibile, con così pochi giri da disputare, tutti hanno provato il colpaccio in partenza. Risultato? Lance Stroll e Logan Sargeant finiscono nella ghiaia dell’Albert Park, Fernando Alonso finisce ko dopo un contatto con Carlos Sainz (poi penalizzato di 5 secondi), mentre le due Alpine decidono di auto-eliminarsi con Pierre Gasly che manda contro il muro (assieme a sé stesso) Esteban Ocon. Pochi secondi e tutto viene nuovamente sospeso. Nuova bandiera rossa e caos vero e proprio a livello regolamentare. A questo punto le decisioni hanno davvero sorpreso. Fernando Alonso conteggiato in classifica, le due Alpino. Lance Stroll re-inserito, Carlos Sainz penalizzato in regime di Safety Car finale.

In poche parole, un ennesimo finale di gara non degno della Formula Uno. Una categoria che si fregia di essere la numero uno del motorsport, che viene seguita da qualcosa con 444.000 spettatori nel weekend australiano, ma che si annega in un bicchiere d’acqua al momento di ogni decisione.

Foto: LPS Xavi Bonilla

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