Formula 1

F1, venduti pochissimi biglietti per Imola e Monza. Sticchi Damiani: “Pesa il rendimento della Ferrari”

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Imola e Monza chiamano, ma il pubblico non risponde. Questo, in soldoni, sembra essere l’allarme sollevato da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI. Dopo anni di moniti lanciati sotto diversi punti di vista, specialmente pensando al futuro, questa volta il numero uno dell’Automobile Club Italia punta il mirino sul presente. Anzi, il presente immediato per essere più precisi, ovvero sulle gare che vivremo a Imola e Monza.

Il Mondiale di Formula Uno 2023 si appresta a regalarci due corse nei confini italici (il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna del 21 maggio e il Gran Premio d’Italia del 3 settembre) che, tuttavia, non sembrano partire sotto i migliori auspici. Per quale motivo? È presto detto: la vendita dei biglietti sembra molto lontana da quanto atteso e sperato.

Nel 2022 gli eventi di Imola e Monza furono due veri e propri “bagni di folla” con un record dietro l’altro in fatto di numeri e incassi. Quest’anno no. La situazione sembra decisamente differente ed è lo stesso Angelo Sticchi Damiani a riportarlo a chiare lettere: “Dobbiamo mantenere gli impegni con la Formula Uno, e le vendite dei biglietti per le due gare non stanno andando come sperato. È determinante il rendimento della Ferrari: quando va bene si alzano i picchi degli acquisti”. (Fonte: “La politica nel pallone”).

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Un quadro tutt’altro che incoraggiante quello fornito dal numero uno dell’ACI. Le due gare italiane della massima categoria del motorsport rischiano un brusco calo in fatto di presenze e, se fino a qualche tempo fa la motivazione poteva essere rappresenta anche dai prezzi elevati, questa volta sembra che lo scarso rendimento della Ferrari in questo primo scorcio di campionato possa incidere.

Inutile girarci attorno. Se la scuderia di Maranello non gira, tutta l’Italia accusa il colpo. In un momento nel quale la Formula Uno ha raggiunto vette di interesse sensazionali a livello globale (come abbia sfondato nel mercato USA è qualcosa di incredibile, per esempio), il nostro Paese rischia di segnare un deciso passo indietro. Un colpo difficile da digerire, per presente e futuro. Il 2025 si avvicina e pensare che, anche dopo quella data, avremo ancora due eventi in calendario, si fa sempre più complicato. Ferrari, o non Ferrari…

Foto: LPS Xavi Bonilla

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