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Ginnastica artistica, Carlo Macchini diventa una stella: sbarra argentata agli Europei, 16 anni dopo Igor Cassina

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Carlo Macchini ha conquistato una splendida medaglia d’argento alla sbarra agli Europei 2023 di ginnastica artistica. Il ribattezzato Bistecca, presentatosi all’atto conclusivo con il miglior accredito del turno preliminare, è salito sull’attrezzo per terzo e ha pennellato un esercizio magistrale sulla pedana di Antalya (Turchia), infarcito di difficoltà (6.3) e caratterizzato da una sequela di salti al cardiopalma che hanno scaldato il pubblico.

La cartolina è uno straripante Cassina eseguito in maniera impeccabile, preceduto da un Pegan un po’ corto ma recuperato in maniera brillante e seguito da un ottimo Colman. Il marchigiano si è fermato ad appena 33 millesimi dal trionfo totale in campo continentale: quello è il distacco che lo separa dal croato Tin Srbic, condizionato probabilmente da un po’ di “mulinate con le braccia” di cui si è reso protagonista in occasione dell’uscita in doppio teso perfettamente stoppata con gli arti inferiori. Era dai tempi di Igor Cassina che il tricolore non sventolava in campo continentale su questo attrezzo: il Campione Olimpico di Atene 2004 fu argento nel 2005, bronzo nel 2002 e nel 2007.

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Carlo Macchini è riuscito finalmente a fare festa dopo il doppio quarto posto agli Europei nel 2019 e nel 2021, anno in cui fu anche quarto ai Mondiali. Il 26enne, lo scorso anno trionfatore in Coppa del Mondo a Il Cairo e secondo a Koper, ha ribadito la propria inequivocabile caratura agonistica e tecnica: martedì non era stato inserito nella squadra dei Moschettieri che hanno vinto una storica medaglia d’oro, ma il nostro portacolori ha fatto capire di meritarsi un posto nel quintetto tricolore (come lo scorso anno ai Mondiali, chiusi in quarta posizione nel team event) anche in virtù dell’ottimo contributo che può fornire al cavallo con maniglie.

Il mirino è ora puntato sulla rassegna continentale autunnale, nei prossimi 12 mesi dovrà convincere il DT Giuseppe Cocciaro a offrirgli l’azzurro per le Olimpiadi di Parigi 2024, dove potrebbe davvero inseguire il risultato di lusso. L’Italia ha chiuso gli Europei con ben 7 medaglie all’attivo, a una sola lunghezza dallo storico risultato ottenuto lo scorso anno a Monaco: 2 ori (squadra maschile e Alice D’Amato alle parallele asimmetriche), 4 argenti (squadra femminile, Asia D’Amato al volteggio, Manila Esposito alla trave, Carlo Macchini alla sbarra), 1 bronzo (Alice D’Amato nel concorso generale individuale).

Tin Srbic si è laureato Campione d’Europa, dopo aver vinto i Mondiali nel 2017 e l’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Si tratta del secondo alloro continentale per il 26enne, dopo l’argento di quattro anni fa a Stettino. Il balcanico ha portato in gara un esercizio decisamente più semplice rispetto a quello di Carlo Macchini (5.9), ma è stato molto pulito in fase di esecuzione (8.333 contro il 7.900) del nostro portacolori) e ha chiuso con il totale di 14.233. L’ucraino Illia Kovtun, che pochi minuti prima aveva trionfato alle parallele pari, ha completato il podio (13.966, 5.7 la nota di partenza). A seguire lo spagnolo Nestor Abad (13.666) e l’ungherese Krisztian Meszaros (13.666), mentre il quotato lituano Robert Tvorogal è incappato in una caduta e ha chiuso in sesta posizione (13.100).

Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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