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Ginnastica artistica, Europei 2023: Alice D’Amato donna da battere alle parallele? Asia per esorcizzare il volteggio

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Asia e Alice D'Amato

Alice D’Amato si è presentata agli Europei 2023 di ginnastica artistica con un acclarato obiettivo: conquistare la medaglia d’oro alle parallele asimmetriche. La genovese non ha digerito l’amaro epilogo della passata edizione, quando si dovette accontentare della medaglia d’argento al termine del duello con la tedesca Ellie Seitz (gareggiava in casa e questo fu determinante per la vittoria di misura). L’azzurra, che nel 2019 si mise al collo la medaglia di bronzo sugli staggi, è l’unica italiana a essere salita sul podio continentale in questa specialità e ora vorrebbe fare risuonare anche l’Inno di Mameli, già ascoltato la scorsa estate in occasione del trionfo con la squadra. La nostra portacolori, reduce dal sigillo in Coppa del Mondo a Cottbus, si è esaltata nel turno preliminare e ha infatti firmato il miglior punteggio di qualificazione.

Alice D’Amato, che ieri ha conquistato una splendida medaglia di bronzo nel concorso generale individuale, è stata premiata con un notevole 14.500 (6.2 il D Score), ma dovrà fare i conti con una concorrenza semplicemente spietata. Oltre alla già citata Ellie Seitz, chiamata a difendere il titolo dopo il terzo posto del turno preliminare (14.400, 8.3), fanno paura l’olandese Naomi Visser (seconda con 14.466, 6.1 la nota di partenza) e soprattutto la britannica Rebecca Downie (14.366, 6.3 per le difficoltà più elevate del lotto). Andrà presa con le pinze anche l’ungherese Zsofia Kovacs (14.266, 6.2), mentre Giorgia Villa potrebbe essere l’outsider di turno (14.166 da 5.8 tre giorni fa). A completare il lotto delle finaliste ci saranno l’altra magiara Zoja Szekely (14.066) e la belga Lisa Vaelen (14.000), che uscirà affaticata dalla finale al volteggio in programma pochi minuti prima.

Alla tavola la grande favorita della vigilia è indiscutibilmente la francese Coline Devillard, che in qualifica si è spinta fino a 13.866. La 22enne, bronzo iridato in carica, ha messo nel mirino il secondo titolo continentale di specialità dopo quello conquistato ben sei anni fa e dopo l’argento del 2019. Il margine è interessante nei confronti della già citata Vaelen (13.616) e della nostra Asia D’Amato (13.416). La ormai ex Campionessa d’Europa all-around si era infortunata lo scorso anno in occasione del secondo salto, riuscendo comunque a portare a casa la medaglia d’argento. La genovese ha ormai esorcizzato quel problema e ci riprova: dovrà fare leva soprattutto sul doppio avvitamento iniziale, in modo da potersi difendere sulla seconda prova. Le rivali per il podio sono soprattutto la danese Rasmussen (13.366) e la rumena Maneca-Voinea (13.016), mentre non sembrano avere chance la greca Athanasia Mesiri e le turche Bilge Tarhan e Ceren Biner.

Foto: Simone Ferraro/FGI

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