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Artistica
Ginnastica artistica, Italia argento agli Europei: le pagelle delle Fate. Alice D’Amato top player, sfilza di finali
L’Italia ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei 2023 di ginnastica artistica. Le Fate hanno chiuso la gara di Antalya (Turchia) alle spalle della Gran Bretagna, non riuscendo a difendere il titolo vinto lo scorso anno a Monaco.Di seguito le pagelle delle azzurre.
PAGELLE ITALIA ARGENTO AGLI EURO PEI
ALICE D’AMATO: 9. La migliore azzurra per distacco. Terzo posto nel concorso generale individuale e addirittura tre qualificazioni alle Finali di Specialità: prima alle parallele con un magico esercizio da 14.500 (6.2 il D Score), eccellente sesta alla trave dove esegue il suo miglior esercizio (13.033), quinta al corpo libero dove sfoggia sempre più maestria tecnica (13.366).
ASIA D’AMATO: 8. La Campionessa d’Europa all-around non ha ancora recuperato al corpo libero e non può difendere il titolo conquistato lo scorso anno, ma si qualifica alla finale al volteggio (terzo posto, con un dty da 13.933 e un secondo salto a esorcizzare l’infortunio della passata estate) e piazza un eccellente 14.166 alle parallele. Qualche criticità alla trave (12.500), ma è sempre ad alti livelli pur in condizioni fisiche non perfette.
MANILA ESPOSITO: 7. La vittoria sul giro completo al Trofeo di Jesolo aveva dimostrato la crescita agonistica della campana, ma nel grande evento deve ancora sistemare alcuni aspetti: ci sono i margini per crescere. Rientra comunque in finale alla trave (12.833) e nell’all-around, giuria forse un po’ troppo severa per il suo corpo libero (12.566), fallosa alle parallele.
GIORGIA VILLA: 7. Cade in entrata alla trave e la rotazione dell’Italia si complica, ma in precedenza era stata eccellente alle parallele (14.166) e infatti la rivedremo sabato in finale: ha le potenzialità per ben esprimersi.
ANGELA ANDREOLI: 6. Giornata un po’ complicata per la giovane bresciana, che resta fuori dalle migliori otto al volteggio e al corpo libero (dopo la medaglia degli ultimi Europei). La classe 2006 ha bisogno di recuperare lo smalto dei giorni migliori e di ritrovare il talento cristallino di cui è dotata: l’aspettiamo più pimpante ai prossimi appuntamenti.
Foto: Simone Ferraro/FGI